Stava scalando le montagne del Ladakh, nella valle dello Zanskar, in India: Elisabeth Lardschneider, climber altoatesina originaria della Val Gardena, membro della squadra nazionale italiana giovanile di arrampicata sportiva, ha perso la vita morendo sul colpo dopo essere precipitata per 150 metri. La 20enne, giovane promessa azzurra dell’arrampicata, da alcune settimane era partita alla volta dell’India con altri climber, per nuove scalate.

Aveva iniziato a praticare l’arrampicata sportiva durante gli anni del liceo: a soli 14 anni, aveva scalato a passo Gardena il Menhir. Con la nazionale italiana aveva gareggiato nella disciplina Lead, e aveva partecipato al progetto Giovani Alpinisti, un’iniziativa del Club Alpino Italiano che supporta i talenti emergenti di questa disciplina. Durante la sua ultima impresa aveva scalato insieme ad alcuni amici il versante ovest del Pik Odessa, una montagna di 4.810 metri nel sud del Kirghizistan. La gardenese partecipava al club alpino sudtirolese Alpenverein e sperava di diventare una guida alpina: il suo sogno era quello di unirsi ai Catores, un’unità speciale di alpinisti e soccorritori che opera sulle Dolomiti. Nel corso della giornata sono previsti gli interventi di recupero del corpo della giovane climber.

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