A ridosso del grande esodo estivo i prezzi di benzina e gasolio tornano a surriscaldarsi. Le ultime rilevazioni registrano un nuovo giro di rialzi: la benzina in modalità self service supera quota 1,88 euro al litro, ai massimi da un anno fa, quando era in vigore lo sconto sull’accisa di 30 centesimi al litro. Il gasolio è a 1,73 euro/litro, ai massimi dallo scorso aprile. Eni ha aumentato di due centesimi al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Per Q8 si registra un rialzo di un centesimo al litro. La benzina al servito in autostrada è a 2,2 euro. Nell’ultimo mese il costo di un barile di petrolio è salito di oltre il 10% passando da 72 a 83 dollari. Dallo scorso gennaioil governo Meloni ha azzerato gli sconti fiscali sui carburanti che erano stati introdotti dal precedente Esecutivo.
Per i carburanti “le dinamiche alla pompa sono coerenti con quanto si osserva nei mercati internazionali, su cui peraltro anche negli ultimi giorni ci sono accelerazioni delle quotazioni. Nonostante dall’inizio del 2023 il prezzo industriale di benzina e gasolio, al netto della tassazione, in Italia sia stabilmente più basso di Spagna, Germania e Francia, le recenti tensioni rendono necessarie la massima attenzione e la prosecuzione del monitoraggio dei prezzi nelle varie fasi della filiera, per verificare l’assenza di fenomeni speculativi nelle settimane di massima concentrazione degli spostamenti”, fa sapere il ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Assoutenti ricorda che dal prossimo 1 agosto scatterà l’obbligo per i distributori di indicare i prezzi medi regionali dei carburanti, attraverso un cartellone che dovrà essere esposto in modo ben visibile all’interno dell’area di rifornimento, pena una sanzione da 200 a 2000 euro per i trasgressori. Una novità che rischia tuttavia di trasformarsi in una falsa partenza, con i benzinai che denunciano ritardi nella consegna degli appositi tabelloni da parte delle compagnie petrolifere.