“Il ministro della Giustizia di questo governo dal primo giorno non ha mai parlato di un problema sentito da tutti i cittadini, di destra, di sinistra e di centro: la insopportabile durata dei processi. In tutti i provvedimenti previsti non ce n’è neppure uno che possa far accorciare di un solo giorno la durata dei processi in Italia. Si spaccia per riforma della giustizia l’ennesimo intervento legislativo, il 131mo dal 1992, che in realtà non ha nulla a che vedere con una riforma “. Sono le parole pronunciate a L’aria che tira (La7) dal direttore de ilfattoquotidiano.it e di Fq Millennium, Peter Gomez, sulla riforma della giustizia di Carlo Nordio.
Gomez ribadisce la sua posizione contraria all’abolizione del reato di abuso d’ufficio, menzionando svariati esempi di condanne. E aggiunge, rivolgendosi alla deputata di Forza Italia Deborah Bergamini, ospite in studio: “Il punto è un altro. Anche Deborah Bergamini dovrà ammettere che in questa riforma di Nordio non c’è nulla che possa far accorciare di un solo giorno la durata dei processi. Io e lei ci possiamo scannare sulla separazione delle carriere, ma su un punto dovremmo essere d’accordo – conclude – non è con la separazione delle carriere che si velocizzano i processi. La verità è che in questo paese ci sono sinceri garantisti ma non tutti hanno l’interesse affinché i processi siano rapidi ed efficienti. Un processo rapido più facilmente assolve gli innocenti e più facilmente condanna i colpevoli. Un processo lungo più facilmente assolve anche i colpevoli“.