Una superficie “pari a quella di Molise e Roma messi insieme“, ovvero circa 53mila ettari, è stata distrutta dalle fiamme nei soli primi sette mesi del 2023. È l’allarme lanciato dai parlamentari dell’Alleanza Verdi e Sinistra attraverso un report presentato davanti a Montecitorio e basato sull’European Forest Fire Information System della Commissione europea. “Abbiamo una flotta antincendi assolutamente insufficiente”, denuncia il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, che prosegue: “Mentre il governo decide di impegnare ingenti risorse finanziarie, parliamo di cifre nell’ordine dei 4-6 miliardi di euro, per l’acquisto di carri Leopard, oppure addirittura quasi 15 miliardi per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina”.

Nel dossier si punta il dito contro la privatizzazione de facto dei canadair e la riforma Madia del Governo Renzi che ha portato alla cancellazione e alla militarizzazione del Corpo Forestale dello Stato, che ora Bonelli chiede di ripristinare nel quadro di un rafforzamento del sistema di prevenzione e difesa dagli incendi. “Dobbiamo affrontare la questione del ri-orientamento dei fondi del Pnrr che avrebbero dovuto essere destinati all’emergenza dissesto idrogeologico. Questa mossa” – denuncia ancora Bonelli – “rappresenta un attacco all’intero processo di transizione ecologica, rischiando di infliggerle un colpo potenzialmente mortale. Infatti, nonostante le dichiarazioni della Presidente Meloni, che si mostra intenzionata a formulare un piano di lotta contro il dissesto idrogeologico, l’azione concreta è quella di sottrarre a quella lotta ben 16 miliardi di euro, fondamentali per garantire la sicurezza del nostro Paese”. Dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), si legge nel dossier, “sono state rimosse misure cruciali per l’azione sul cambiamento climatico: un importo di 15,9 miliardi di euro, su un totale di 191,5 miliardi destinato alla gestione del rischio di alluvioni, del dissesto idrogeologico, alla valorizzazione del territorio, all’efficienza energetica, alla rigenerazione urbana”.

Il dossier arriva nello stesso giorno in cui è anche Legambiente a diffondere i propri dati sul fenomeno degli incendi e in particolare su quelli di origine dolosa che ne rappresentano la quota più consistente, dai quali Calabria e Sicilia risultano essere le regioni più colpite: rispettivamente 611 e 544 reati incendiari contestati. A seguire il Lazio con 479, la Toscana con 441 e la Lombardia, che dal decimo posto passa al quinto con 415 azioni incendiarie. Un processo di desertificazione che investe soprattutto il sud Italia per il quale un’inversione di rotta non è questione da poco: secondo quanto riportato dal dossier di Verdi e Sinistra, per ripristinare le aree verdi distrutte è necessario un periodo di almeno 15 anni.

“Da Mattarella e Guterres arriva l’allarme: siamo pesantemente in ritardo.” – continua Bonelli – “Un messaggio importante che però non arriva alle orecchie di Governo e maggioranza che continuano a parlare di fanatismo ecologista per perpetrare le loro politiche diametralmente opposte agli obiettivi climatici. Ne è un esempio il PNIEC del Ministro Pichetto Fratin – il Piano per l’energia e il clima presentato a Bruxelles – che punta a trasformare l’Italia in un hub europeo del gas e non delle rinnovabili. In attesa che Pichetto Fratin, sciolga il suo dilemma shakespeariano, capendo se il cambiamento climatico dipende dall’uomo o dalla Terra, gli invio come dono per una lettura estiva il report scientifico dell’ONU nel quale viene indicato in maniera chiara quali sono le ragioni del cambiamento climatico e quali le soluzioni da adottare. Che un ministro dell’Ambiente non sappia questo francamente non penso sia solo disarmante per noi ma per tutto il Paese”, conclude il deputato.

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