A causa di un incendio che si è sviluppato in Grecia, nella zona circostante all’area di Nea Anchialos, in Tessaglia, uno dei maggiori depositi di armamenti del Paese è andato completamente distrutto causando ripetute esplosioni. Si tratta di uno dei più strategici depositi ellenici, esploso nel tardo pomeriggio di ieri a causa delle alte temperature generate dalle fiamme che hanno circondato la zona. La notizia è stata data dai media, che hanno riferito che l’intera città è stata evacuata. Secondo la Bbc inoltre, gli aerei F-16 presenti nella base militare sono stati costretti ad abbandonare l’area per raggiungere altri aeroporti ed evitare di essere travolti dalle fiamme.
Il giornale greco Kathimerini ha riferito che nel magazzino erano contenuti armamenti di alto valore strategico ed economico. Come ad esempio gli F-16 Block30 della Squadriglia Thunder 303 e degli F-16 Block 50 della Squadriglia Arrow 341 e della Squadriglia Perseus 347. In caso di emergenza, il deposito di armamenti prevede un piano di messa in sicurezza della zona che evidentemente ha avuto delle falle, e il conseguente abbandono degli aerei che ricevono un carico completo e decollano. Il deposito era stato costruito secondo gli standard della Nato, con una parte esterna dotata di argini protettivi in caso di attacco e una parte sotterranea protetta dagli eventi esterni.
Fonti militari hanno affermato che ci vorrà molto tempo per determinare la reale entità dei danni, mentre l’area rimarrà transennata in un ampio raggio intorno al deposito delle armi. Sul posto sono già presenti speciali sezioni che dovranno setacciare l’area e rimuovere il materiale esplosivo. Non è escluso infatti che missili e munizioni siano stati dispersi su lunghe distanze e rimangano attivi. Sebbene adesso la preoccupazione principale del governo greco sia di contenere completamente l’incendio e stimare la perdita di armamenti, si sta cercando di attribuire la responsabilità per l’esplosione del deposito. Alcuni media parlano di inazione da parte dei vigili del fuoco che hanno sottovalutato la gravità della situazione, poiché l’incendio divampava nell’area già dal giorno precedente. Si sottolinea, tuttavia, che non è la prima volta che un incendio si avvicina a un deposito di armi, ma in questo caso particolare nessuno dei protocolli di sicurezza sembra aver funzionato. Il ministro Nikos Dendias ha chiesto al capo di Stato maggiore di condurre un’inchiesta amministrativa urgente per individuare le responsabilità.
La tv greca Ert ha riferito che la città di Nea Anchialos è al momento una “città fantasma“. I residenti hanno dovuto abbandonare la zona e la città ha subito degli ingenti danni anche se si trova a doversi chilometri dalla base militare esplosa.