“Per me questo non è un dissing è beneficenza estiva“. J-Ax mette le cose in chiaro già dai primi secondi di Invidia del Peneguzzi, brano pubblicato a sorpresa e nato dal botta e risposta avuto nei giorni scorsi con Paolo Meneguzzi a proposito della qualità del pop italiano. Per chi avesse perso le puntate precedenti, Meneguzzi in un’intervista aveva bollato Disco Paradise (singolo cantato da Ax, Fedez e Annalisa) come “marchetta”. La voce degli Articolo 31 aveva replicato definendo il cantante “la versione ordinata su Wish di Tiziano” (Ferro, ndr). Il ping pong tra i due era proseguito con una lettera al vetriolo di Meneguzzi e ora Ax affida a una canzone inedita il proprio pensiero.
Anche a giudicare dai commenti su YouTube, il freestyle di Invidia del Peneguzzi è per J-Ax un ritorno al rap nella forma che gli riesce meglio. Come se lo scontro a distanza con l’ex teen idol gli avesse fatto ritrovare quello slancio creativo che nel suo percorso artistico era un po’ sopito. In 3 minuti e 13 secondi momenti più ironici (“Salmo e Luchè che sfida epica, a me tocca Meneguzzi è una vita che la sfiga mi perseguita”) si alternano a pesanti affondi, com’è nello stile dei dissing: “Su Instagram ti insultano, su Facebook ce l’hai fatta: nel regno dei cogl***i, complottisti e terrapiatta”, “Ideali, famiglia e valori: io parlo di cannoni, tu come Giorgia Meloni”. Il brano riprende e approfondisce alcune delle accuse che J-Ax aveva lanciato al collega già sui social: “Gli streaming sono meglio di quando il tuo produttore faceva giochini […] e si comprava i tuoi dischi truccando la classifica Fimi” rappa lo “zio”. Chi sperava che il battibecco tra i due cantanti stesse già per sciogliersi come ghiaccio in un cocktail al sole, dopo un simile sfogo in musica potrebbe restare deluso.