Televisione

Andrea Giambruno: “Si parla di me per non ammettere che questo governo le sta azzeccando tutte”

"Nessuno può dire che ho negato il cambiamento climatico. La colpa dell’uomo? Non lo so: su questo la scienza è divisa e io ho invitato esperti che dicevano che è colpa nostra e altri che dicevano il contrario", ha spiegato il giornalista Mediaset e compagno di Giorgia Meloni al Corriere della Sera

di Giuseppe Candela

“Escludo che un ministro tedesco si possa risentire della battuta di un giornalista italiano”, Andrea Giambruno, volto Mediaset e compagno di Giorgia Meloni, rompe il silenzio. Finito nel mirino per le parole rivolte al ministro tedesco Karl Lauterbach che aveva predetto la fine del turismo in Sud Europa per il caldo record. “Sono 20-30 anni che in qualche modo i tedeschi ci devono spiegare come campare noi. E se non ti sta bene te ne stai a casa tua. La Merkel sta qua, lui sta sempre qua, se non ti sta bene stai a casa tua. Stai nella Foresta Nera, stai bene, no?“, aveva affermato spazientito in diretta Giambruno al “Diario del giorno“, la striscia quotidiana che conduce al pomeriggio su Rete 4.

Nessun incidente diplomatico, assicura nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera: “Non c’è stato nessun ‘Giambruno sconquassa i rapporti con l’Europa’. Le polemiche? È da stamattina che sorrido. Ho fatto una battuta sul ministro tedesco Karl Lauterbach, ma costruirci un ‘caso Giambruno’ vuol dire proprio che non ci sono altri “casi” di cui scrivere”, ha aggiunto il first gentleman.

Alla giornalista Candida Morvillo che fa notare che non è solo un giornalista ma anche il compagno della Presidente del Consiglio, replica deciso: “L’articolo 21 della Costituzione ancora mi autorizza a fare una battuta, o dobbiamo cambiare la Costituzione apposta per me?”. Senza alcun pentimento: “Noto che, fra tante polemiche, nessuno ha potuto scrivere che la battuta non era condivisibile. (…) Il tedesco ha detto che il turismo in Italia è destinato a fallire per via del clima: una cosa neanche supportata dai dati. Mi sembra pure da menagramo“.

Il volto Mediaset sul rapporto con i tedeschi fa un passo indietro, per giustificare la sua frase “vogliono insegnare agli italiani come vivere”, arrivando al 2011, anno della caduta del governo Berlusconi: “Tutti sappiamo come è andata: Silvio Berlusconi voleva fare debito per i cittadini, i nostri titoli di Stato furono venduti nella notte, lo spread salì in modo spropositato e il governo cadde. Questo perché Berlusconi non riteneva gli italiani secondi a nessuno e credo che questo dovrebbe essere l’atteggiamento di tutti i nostri governi”, questa la ricostruzione, con qualche semplificazione, del giornalista.

Il conduttore di Rete 4 era finito nel mirino già nei giorni scorsi dopo uno “show negazionista” sul cambiamento climatico: “Ho fatto decine di puntate sull’argomento e sui relativi fondi del Pnrr, invitando anche gli ambientalisti più esasperati… Nessuno può dire che ho negato il cambiamento climatico. La colpa dell’uomo? Non lo so: su questo la scienza è divisa e io ho invitato esperti che dicevano che è colpa nostra e altri che dicevano il contrario”, ha spiegato al Corriere della Sera.

“Con Giorgia non ne abbiamo parlato. Ma le pare normale che la sua visita alla Casa Bianca è un successo e che, accanto, sui quotidiani, si parli del ‘caso Giambruno’? Sviare l’attenzione su di me mi sembra un modo per non ammettere che questo governo le sta azzeccando tutte“, ha aggiunto Giambruno chiedendo però un limite: “Non querelo nessuno, al momento, ma deve esserci un limite. Hanno scritto anche che sono uno sciupafemmine e un piacione. Ma ho una famiglia e su questo posso passarci sopra una volta, poi basta”.

L’esposizione mediatica di Giambruno, in crescita negli ultimi mesi dopo l’arrivo di Meloni a Palazzo Chigi, incide indirettamente sul percorso politico della compagna. Polemiche e dibattiti che finiscono per diventare “casi politici”. “Se la moglie di un presidente del consiglio avesse osato muovere una critica così accesa verso il ministro tedesco cosa sarebbe successo?”, si è chiesta a “In Onda” la conduttrice Marianna Aprile. “Magari potrebbe mettersi in aspettativa”, ha aggiunto la giornalista.
Barbara Palombelli aveva lasciato i suoi incarichi a “Repubblica” e “Corriere della Sera” quando suo marito Francesco Rutelli era stato scelto come Ministro dei Beni Culturali poi vicepresidente del Consiglio. Anni dopo si era mossa in direzione simile anche Gianna Fregonara, giornalista e moglie dell’allora premier Enrico Letta, smettendo di seguire la politica. “Io e Marianna abbiamo opinioni molto diverse su questo punto”, le parole di Luca Telese: “Vogliamo mettergli un bavaglio? Io lo conosco da prima che diventasse il compagno della Meloni, è un giornalista e dice le sue opinioni, lo può fare e vivaddio che ha opinioni diverse dalle nostre”. Tema dibattuto.
Andrea Giambruno: “Si parla di me per non ammettere che questo governo le sta azzeccando tutte”
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