Attualità

“Ci siamo incontrati a Shangai il 4 giugno del 2004. Il 26 luglio le ho proposto di sposarmi e lei ha detto sì. Oggi accade”: il matrimonio chic tra Jean Todt e Michelle Yeoh

Jean Todt, ex direttore generale della Ferrari, e Michelle Yeoh, attrice premio Oscar per il film “Everything everywhere all at once”, hanno finalmente coronato il loro sogno annunciato quasi vent’anni fa: il matrimonio. Ma se pensate che due celebrities così debbano per forza lanciare fuochi di artificio e urlare al mondo la loro realizzazione vi sbagliate

Il manager e la star si sono incontrati in giro per il mondo per 19 anni. Fra Los Angeles, Londra, Ginevra e Parigi. Perciò non si può dire che non si siano conosciuti abbastanza o che non abbiamo sperimentato le tante sfumature dell’amore prima di compiere il grande passo: sposarsi. Jean Todt, ex direttore generale della Ferrari, e Michelle Yeoh, attrice premio Oscar per il film “Everything everywhere all at once”, hanno finalmente coronato il loro sogno annunciato quasi vent’anni fa: il matrimonio. Ma se pensate che due celebrities così debbano per forza lanciare fuochi di artificio e urlare al mondo la loro realizzazione vi sbagliate. La coppia ha deciso di convolare a nozze (con rito civile) a Ginevra in modo discreto, invitando solo i famigliari e pochi amici intimi.

L’happy end della loro lunga storia forse doveva rimanere segreto. Ma che a sorpresa Felipe Massa, l’ex pilota di Formula 1 che ha condiviso la loro gioia, lo ha rivelato su Instagram. L’amico, presente alla cerimonia, non ha resistito e ha postato una manciata di foto dell’evento. Accompagnate da un messaggio con i cuoricini: “Felice matrimonio Jean Todt e Michelle Yeoh, vi amo tanto”. Nella gallery pubblicata ci sono pochi scatti ma tutti esprimono di quel momento speciale una naturalezza senza fronzoli. Una spontaneità da album di famiglia più che da magazine patinato. E’ la felicità la vera protagonista. La coppia che taglia la torta a piani con i fiori di zucchero bianchi, il gruppo degli invitati, fra cui Luca Cordero di Montezemolo e Stefano Domenicali, che si mette in posa, la sposa ritratta da sola con Nicolas, il figlio dello sposo nonché manager di Charles Leclerc.

Il dettaglio che non ti aspetti è un biglietto in cartoncino bianco con il bordino d’oro. Sopra c’è scritto: “Ci siamo incontrati a Shangai il 4 giugno del 2004. Il 26 luglio J.T ha proposto a M.Y. di sposarlo e lei ha detto sì. Oggi, dopo 6.992 giorni, a Ginevra, circondati dall’affetto di famigliari e amici, siamo così felici di celebrare questo speciale momento insieme!” Dal loro primo incontro, al Gran Premio di Shanghai nel 2004, hanno contato i giorni. Non decine, non centinaia: migliaia. Per arrivare a questo nuovo capitolo della loro storia proprio nell’anno in cui l’attrice di origine malese ha ricevuto l’Oscar del cinema come miglior attrice protagonista. “Una campionessa come Schumacher”, la definisce Tod. E lei quella statuetta dorata se l’è portata anche al matrimonio. Fra gli scatti pubblicati dal campione brasiliano all’evento, dal rito civile fino al party, ce n’è una in cui Michelle, elegantissima nel suo abito avorio con corpetto arricchito da dettagli in oro, mostra fiera quel simbolo di coronamento della sua carriera.

Meritato riconoscimento per un film in cui l’artista, la prima di origini asiatiche a vincere un Oscar, supera se stessa moltiplicandosi in centinaia di realtà parallele. E questo essere uno nessuno centomila le ha permesso di esprimere tutti i suoi talenti e le sue abilità artistiche, persino quelle acrobatiche che l’hanno resa invincibile per il kolossal “La tigre e il dragone” nel 2000. Come è diventata attrice? Nata da genitori cinesi in un piccolo paese nell’Ovest della Malesia, Michelle Yeoh vuole diventare ballerina. Perciò da adolescente si trasferisce a Londra per seguire le lezioni della Royal Academy ma per un infortunio deve abbandonare il sogno. Allora torna a casa e partecipa al concorso di bellezza Miss Malesia vincendo il titolo. La svolta arriva nel 1983, quando entra a far parte della squadra di attori di una nota casa di produzione di Hong Kong. Regina di levità, grazia e potenza, diventa la star dei film di arti marziali. Il suo lato eroico e sovrumano riportano ai fasti i gloriosi action movie cinesi, fra spade e leggende. Lei non ha paura: gira tutte le scene, anche le più pericolose, senza controfigura. Il suo corpo balla nell’aria, sfida la forza di gravità, corre verticalmente sui muri, si lancia volando sugli alberi delle foreste.

Nel 1988 si sposa con il direttore della D&B Films Dickson Poon e si ritira dalla carriera di attrice. Quattro anni dopo divorzia. Nel 1997 quando il pubblico internazionale la scopre ‘ammanettata’ a Pierce Brosnam, il nuovo James Bond della saga che lei adorava da ragazza nel “Domani non muore mai”, è già una star in Cina. Nel 1999 è membro della giuria al Festival di Berlino e nel 2002 di Cannes. E si arriva al 2004. E’ l’anno in cui Todt, ex navigatore di rally francese di Peugeot Talbot poi approdato alla casa di Maranello, la vede. Scatta fra loro il colpo di fulmine. E porta fortuna. Al termine di quella stagione la Ferrari riesce a conquistare sia il titolo Costruttori, sia il Mondiale piloti con Michael Schumacher.
Oggi Jean Todt, lasciato il mondo della Formula 1, si occupa di prevenzione e sicurezza stradale per le Nazioni Unite ed è impegnato nel sociale per la ricerca in campo medico: “Abbiamo creato l’istituto di ricerca per il cervello e il midollo spinale a Parigi. Siamo il numero due al mondo, nel nostro campo abbiamo mille ricercatori”, dice con orgoglio a chi gli chiede cosa fa.
Ma da oggi per lui, a 77 anni, e per lei a 60, si apre un nuovo capitolo della vita. Quella privata lontana dai riflettori. Non ci sono effetti speciali di epici combattimenti nell’aria, non ci sono chicane da affrontare e traguardi competitivi da raggiungere. C’è solo la voglia di condividere la realtà.