A Niardo, nel Bresciano, da un anno i cittadini vivono senza acqua potabile. Dopo l’alluvione che, esattamente un anno fa, ha devastato il paese l’acqua per il consumo domestico non arriva direttamente in casa: i cittadini sono obbligati a rifornirsi con bottiglie e taniche da una cisterna, trasportata ogni settimana nel paese della Val Camonica dall’azienda locale che gestisce i servizi idrici. “‘ È una cosa abbastanza dura. È stata una distruzione”, dice un cittadino del posto dopo aver riempito i propri recipienti.
“I primi interventi di messa in sicurezza sono stati completati – spiega il sindaco Carlo Sacristiani – C’è però il rammarico per la gestione dei fondi dei rimborsi dei cittadini” che, dice, “a un anno dall’alluvione” non hanno ricevuto nulla.