Pochi minuti dal fischio di inizio dell’amichevole tra Torino e Modena, giocata venerdì a Pinzolo, le crescenti tensioni tra i tifosi granata e quelli emiliani hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Pare che tutto sia nato per le provocazioni degli ultras modenesi a cui i supporter torinesi hanno deciso di non soprassedere.
Calcio - 29 Luglio 2023
Torino-Modena, scontri prima dell’amichevole giocata a Pinzolo. Cariche della polizia per evitare il contatto tra le tifoserie
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- 09:11 - Migranti: Salvini, 'no complotti ma qualche giudice fa politica, non serve Musk per dirlo..'
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - "No, non ci sono complotti delle toghe rosse, ma sicuramente sul tema immigrazione qualche giudice - ora, come negli anni passati - non ha mai nascosto le sue idee politiche: se un giudice porta in tribunale la sua idea che non coincide con le leggi approvate in Parlamento è un problema. Se non riusciamo a espellere gli immigrati irregolari e delinquenti che tutti gli altri Paesi europei possono espellere, il problema non è per Salvini o per Musk, il problema è per gli italiani. Questa mattina sono più di 140mila le persone in attesa di risposta e questo costa agli italiani circa 2 miliardi di euro all'anno". Lo ha detto il vicepremier e ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini ai microfoni di '24 Mattino'.
Dunque, per il leader della Lega, "non ci sono complotti, ma che ci sia qualche giudice che applica anche nelle sue sentenze un suo pensiero di sinistra è evidente, non mi pare ci sia bisogno di Musk per dire che in Italia qualche giudice fa politica...".
- 09:08 - **Mafia: maxi frodi fiscali e riciclaggio, 47 misure cautelari e sequestro beni per 520 mln euro**
Palermo, 14 nov.(Adnkronos) - Su richiesta degli Uffici di Milano e Palermo della Procura Europea (EPPO), il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Milano ha emesso 47 provvedimenti restrittivi - 34 in carcere 9 agli arresti domiciliari e 4 misure interdittive - nei confronti di altrettanti indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’evasione dell’Iva intracomunitaria nel commercio di prodotti informatici e al riciclaggio dei relativi profitti. In relazione alla gestione di alcune società per le quali sono in corso procedure concorsuali, i provvedimenti restrittivi riguardano anche reati fallimentari. Tra i destinatari delle misure custodiali in carcere figurano anche 7 indagati per i quali è stato emesso il Mandato di Arresto Europeo, 4 dei quali localizzati in Repubblica Ceca, Olanda, Spagna e Bulgaria. E’ stato, altresì, disposto nei confronti delle persone e delle società indagate il sequestro preventivo, anche per equivalente, di beni, valori e denaro per oltre 520 milioni di euro, individuato quale profitto complessivo della frode, pari all’Iva evasa, ed il sequestro preventivo per riciclaggio di alcuni complessi residenziali ed immobiliari del valore complessivo di oltre 10 mln di euro a Cefalù (Palermo), nonché di altri compendi immobiliari riconducibili ad alcune delle società, ricadenti nei territori di Chiavari (Genova), Bellano, Noli (Savona), Cinisello Balsamo (Milano) e Milano e Cefalù (Palermo),
Il Giudice ha riconosciuto "a fini cautelari per i vertici del sodalizio criminale la circostanza aggravante di aver agevolato, investendone i profitti nel settore delle frodi all’Iva, consorterie criminali camorristiche e mafiose e di essersi avvalsi del metodo mafioso, soprattutto in chiave di composizione di conflitti nati all’interno del sodalizio multilivello tra esponenti delle diverse organizzazioni criminali", si legge in una nota.
L’indagine è il frutto della convergenza di due distinti filoni investigativi originati dai Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria di Varese e Milano con EPPO Milano in tema di frodi carosello, e dalla Polizia di Stato – Squadra Mobile di Palermo e SISCO, con il coordinamento investigativo ed operativo del Servizio Centrale Operativo - e dal Nucleo PEF di Palermo, con EPPO Palermo, nell’ambito del quale emergeva la finalizzazione e partecipazione alla commissione di frodi carosello di esponenti della criminalità organizzata di stampo mafioso e camorristico, gestori di alcune delle filiere di società utilizzate nei circuiti già oggetto di indagine di Milano e incaricati, anche, del rinvestimento dei profitti illeciti. I due procedimenti venivano riuniti, consentendo una eccellente sinergia investigativa grazie alla operatività della Procura Europea sull’intero territorio nazionale, consentendo ai Procuratori Europei Delegati di Milano e Palermo di avanzare unitaria richiesta di applicazione di misure cautelari reali e personali, poi accolta dal GIP del Tribunale di Milano.
Sono attualmente in corso oltre 160 perquisizioni in 30 diverse Province presso abitazioni, uffici e aziende riconducibili agli indagati, effettuate anche con l’ausilio di unità cinofile cash dogs della Guardia di Finanza, specializzate nel rinvenimento di banconote nascoste. Sono in tutto 200 le persone fisiche indagate e oltre 400 le società coinvolte, a molte delle quali cui viene contestato l’illecito amministrativo dipendente da tali reati, come previsto dal decreto legislativo 231/2001. Contestuali attività di esecuzione dei provvedimenti restrittivi, perquisizione e sequestro sono in corso nei Paesi UE interessati dalla frode e, in particolare, in Spagna, Lussemburgo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia, Bulgaria, Cipro, Olanda, e in paesi extra UE, come la Svizzera e gli Emirati Arabi.
L’indagine ha riguardato una strutturata frode carosello all’Iva intracomunitaria nel settore del commercio dei prodotti elettronici/informatici che ha investito diversi Paesi UE (Olanda, Lussemburgo, Spagna, Repubblica Ceca, Slovacchia, Bulgaria e Romania), coinvolgendo anche 20 società estere, e ha riguardato altresì taluni esponenti della criminalità organizzata siciliana e campana i quali, intravedendo gli ingenti profitti del business delle frodi carosello, ne sono entrati a far parte fornendo provviste finanziarie, così riciclando altresì i proventi di altre attività criminali.
Le frodi carosello vengono realizzate sfruttando il regime di non imponibilità ai fini Iva previsto per le operazioni commerciali intracomunitarie, interponendo in un’operazione tra imprese di Paesi diversi un soggetto economico fittizio, c.d. “cartiera” (o società fantasma o missing trader), che acquista la merce dal fornitore comunitario senza l’applicazione dell’Iva per poi rivenderla ad un’impresa nazionale (anch’essa coinvolta nella frode) con l’applicazione dell’Iva ordinaria italiana. È in questa fase si realizza la condotta fraudolenta, in quanto la società “cartiera”, invece di vendere la merce maggiorata del proprio utile e versare l’Iva incassata dalla sua cessione, la vende sottocosto senza versare all’Erario l’imposta indicata sulla relativa fattura emessa. La missing trader, infatti, sprovvista di strutture operative e di dipendenti, di norma gestita da prestanome, senza adempiere ad alcun obbligo fiscale, oltre quello di emettere fatture soggettivamente false, dopo una breve vita (massimo 2 anni) viene fatta cessare e sostituita da altra impresa dalle analoghe caratteristiche.
Lo schema fraudolento consente di immettere sul mercato nazionale beni a prezzi molto concorrenziali e prevede, di norma, ulteriori passaggi in cui la merce viene venduta, sempre sottocosto, a favore di altre imprese italiane (c.d. filtro o buffer), inserite nel circuito con l’esclusiva finalità di rendere più difficile l’identificazione dello schema e dei suoi beneficiari finali, rappresentati dalle società c.d. broker, ovvero le imprese effettivamente operative che, acquistando il prodotto dalla buffer con applicazione dell’Iva, vantano nei confronti dell’Erario il credito Iva corrispondente. L’effetto finale è quello di rivendere la merce sul mercato interno, approfittando del prezzo d’acquisto artificiosamente concorrenziale, oppure rivenderla all’estero spesso alle stesse aziende comunitarie (c.d. conduit) che hanno originato la catena commerciale vendendo originariamente alla missing trader, per far sì che il carosello ricominci.
Il danno per l’Unione Europea è costituito dall’Iva indicata nelle fatture emesse dalle missing traders o “cartiere”, che hanno acquistato la merce senza applicare l’imposta e che la collocano sul mercato nazionale applicandola invece al compratore, senza però versarla all’Erario, ma ripartendola tra i complici della frode. Imponenti i numeri delle imprese coinvolte nella frode scoperta: 269 missing traders, 55 buffer, 28 società broker e 52 conduit estere, per un volume complessivo di fatture soggettivamene false pari a 1,3 miliardi di euro, nel solo quadriennio 2020-2023.
- 09:07 - **Ue: Salvini, 'no a von der Leyen anche al II giro, spero Fitto non venga travolto'**
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - "Come Lega non abbiamo votato la Commissione Von der Leyen al primo giro e non la voteremo al secondo. Fitto e qualche altro commissario sono in gamba e conto che non vengano travolti dallo scontro politico". Lo ha detto il vicepremier e ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini ai microfoni di '24 Mattino'. "Certo è che così la Commissione parte debolissima. Se in Europa si litiga e Trump parte con le idee chiare, questo significa che l'Ue perde altro tempo e forse sarebbe il caso di ripensare a tutto quanto".
- 09:03 - **Ponte Messina: Salvini, 'con sisma come quello secolo scorso resta in piedi solo Ponte'**
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - "Qualora si ripetesse a Messina un terremoto disastroso come quello del secolo scorso, con i dovuti scongiuri speriamo non accada mai, i tecnici spiegano che l'unica cosa che rimarrebbe in piedi è il ponte". Lo ha detto il vicepremier e ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini ai microfoni di '24 Mattino'.
Per il responsabile del Mit, l'allarme sismico sul ponte è "assolutamente infondato". "Sulla sicurezza di un infrastruttura non c'è dibattito politico, ci sono ingegneri, geologi, architetti, docenti universitari di mezzo mondo: è chiaro che i tecnici non mettono il ponte in una zona sismica a rischio. È chiaro - aggiunge - che si fa un'infrastruttura perché rimanga nei secoli, non per fare il piacere a un politico".
- 09:02 - Mo: Idf, 'intercettati due droni sui cieli della Siria'
Tel Aviv, 14 nov. (Adnkronos) - L'aeronautica militare israeliana ha intercettato nella notte due droni nei cieli della Siria. Lo ha reso noto l'Idf, secondo cui i velivoli senza pilota si dirigevano verso il territorio israeliano.
- 08:56 - **Migranti: Salvini, Musk? Io ascolto Colle ma libertà pensiero sacra, nessuna autocrazia'**
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - "Più di difensori della sovranità nazionale ci sono nel mondo, meglio è. Ovviamente il Presidente della Repubblica a cui faccio riferimento è Sergio Mattarella, che ascolto sempre con estrema attenzione, poi la libertà di pensiero di parola per chiunque, fortunatamente, è sacra. Poi gli italiani non aspettano Musk per decidere, così come in passato non ascoltavano Soros quando pontificava o Macron o altri che spiegavano agli italiani come sta nel mondo". Lo ha detto il vicepremier e ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini ai microfoni di '24 Mattino'.
"Ricordo un ministro francese che disse che ero vomitevole per aver difeso i confini, non mi sono offeso allora, dunque direi che si può andar avanti" anche dopo le parole di Musk. A chi gli chiede se abbia ragione il numero uno di Tesla quando dice che in Italia c'è un'autocrazia di giudici non eletta, "no, non c'è nessuna autocrazia - dice Salvini - ma ribadisco, da imputato che rischia 6 anni a dicembre per aver difeso i confini, che la stragrande maggioranza dei giudici in questo momento è in ufficio a fare il suo lavoro, a combattere mafia e 'ndrangheta. Ma che poi ci sia qualche giudice di sinistra che disattende alcune leggi dello Stato e fa politica, ecco... non c'è bisogno di Musk per dirlo".
- 08:40 - Ue: Procaccini (Ecr), 'con il no a Fitto Pd danneggia l'Italia'
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - "Quello che sta facendo il Pd è vergognoso e sconcertante". È durissimo Nicola Procaccini, copresidente del gruppo dei Conservatori, di cui Fratelli d’Italia è parte, sull’opposizione dem espressa da vari membri del partito alla vicepresidenza esecutiva di Raffaele Fitto nella commissione presieduta da von der Leyen: "un atto contro l’Italia".
Dal Pd "ci aspettiamo che non danneggino il nostro Paese. Se, come siamo certi, Fitto otterrà la vicepresidenza esecutiva, avrà sotto il suo controllo i commissari di Pesca, Agricoltura, Trasporti, Infrastrutture, Turismo, Housing sociale: conviene o no all’Italia? E il tutto dopo aver cambiato narrazione". "Prima avevano detto che avrebbero giudicato Fitto sulla base della sua audizione, il che è anche legittimo. Fitto è stato bravissimo, come era logico che fosse essendo stato per anni a Bruxelles proprio nella commissione che lo valutava, avendo esperienza, capacità, carattere. E allora ecco che arriva la richiesta affinché non sia vicepresidente esecutivo, alla quale si sono accodati i socialisti europei. È una posizione di una gravità enorme. Nemmeno gli spagnoli del Ppe sono arrivati a chiedere di non avere una vicepresidenza, hanno solo detto che la Ribera è inadeguata, dopo i fatti di Valencia". A chi gli fa notare che il Pd contesta lo spostamento dell’asse della Commissione a destra, "è legittimo - risponde Procaccini - che possano votare contro la commissione a novembre, anche se ci saranno diversi commissari socialisti", "forse non sanno che qui le maggioranze sono molto variabili, su ogni argomento possono cambiare. Si guarda al contenuto delle cose, non come nei Parlamenti nazionali dove prevale l’appartenenza politica a prescindere. E comunque la presidente deve tener conto dell’equilibrio tra i vari governi nazionali, non può andare controcorrente rispetto alle opinioni pubbliche europee".
Per questo avete votato contro von der Leyen e ora voterete a favore? "Sono due voti diversi. Quello di tre mesi fa era sul programma politico di von der Leyen, al quale eravamo contrari per eccessivo appiattimento rispetto al mandato precedente. A fine novembre si voterà la commissione nella sua composizione, compreso il commissario italiano. D’altra parte, è un fatto incontrovertibile che il Parlamento europeo sia più spostato a destra rispetto alla legislatura precedente. Comunque le istituzioni europee sono indipendenti tra loro, e noi siamo stati favorevoli a tutti i commissari perché rispettiamo le prerogative degli Stati membri". Quanto al voto della Lega alla Commissione, "siamo rispettosi della libertà di ognuno. La Lega è in un gruppo diverso dal nostro. Dove comunque c’è una delegazione, quella ungherese, che esprimerà il proprio commissario europeo. Comunque, rispetteremo il pensiero di tutti".