37 anni fa era andato a fare un’arrampicata nelle Alpi valdostane e di lui si era persa ogni traccia. Ma pochi giorni fa, per l’esattezza il 12 luglio scorso, un gruppo di alpinisti che si aggirava nella stessa zona ha avvistato uno scarpone prima, dei resti umani poi. Le autorità locali, disposta l’autopsia ed effettuate le analisi del Dna, hanno capito che si trattava proprio dell’uomo che nel 1986 aveva raggiunto i 3000 sul ghiacciaio del Teodulo prima di rimanere vittima di un incidente e scomparire, ‘mangiato’ dai ghiacci. Siamo nel territorio di Zermatt, Canton Vallese e le autorità hanno fatto sapere che “il ritiro dei ghiacciai fa tornare in superficie sempre più resti di alpinisti dati per dispersi da molti anni“. Le analisi sui resti sono state effettuate dall’ospedale di Sion in Svizzera.