“L’Ucraina affronta una minaccia esistenziale dalla Russia e le democrazie non hanno altra scelta che unirsi per sostenerla. Farlo non dovrebbe significare distogliere lo sguardo dalle politiche di una delle più grandi economie del continente che sono in contrasto con i moderni valori europei”. Così si conclude il commento del quotidiano britannico Financial Times dal titolo “I limiti del pragmatismo di Meloni” in cui si accende un faro sulle politiche del governo italiano in materia di contrasto all’immigrazione illegale e diritti Lgbtq, alla luce della recente visita della leader di Fdi alla Casa Bianca. L’articolo è a firma dell’ “Editorial board”, a significare che esprime la posizione ufficiale del quotidiano.

Quella tra il presidente Biden e Meloni, si legge, è una delle amicizie politiche “più improbabili”, secondo il quotidiano economico britannico, che ricorda i rapporti profondi che legavano l’inquilino della Casa Bianca all’ex premier Mario Draghi e anche i timori per il populismo di destra sollevati dallo stesso Biden dopo la vittoria elettorale di Meloni a settembre. “Le critiche di Meloni a Vladimir Putin e la cautela nei confronti della Cina rendono più facile mascherare le divergenze“, scrive il giornale della City londinese, sottolineando tuttavia che “pur dimostrando di essere un solido alleato Usa e Nato, Meloni va avanti con un’agenda interna che dovrebbe mettere a disagio molti interlocutori”. A cominciare dall’agenda sociale che il quotidiano economico non esita a definire “profondamente conservatrice” dal momento che Fdi ha presentato una proposta di legge per rendere illegale la maternità surrogata anche se effettuata all’estero.

Sull’immigrazione, prosegue il Ft, Meloni ha mostrato “un certo pragmatismo”, mettendo a disposizione 425mila permessi di lavoro per i cittadini extracomunitari fino al 2025 per colmare le lacune nel mercato del lavoro italiano. Meloni, malgrado l’”ostilità” della sua coalizione nei confronti dei migranti “illegali”, ha “in qualche modo ammorbidito il suo linguaggio, ma i colleghi no – insiste il quotidiano – Il suo ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha recentemente dichiarato che sostituire gli italiani – che hanno meno figli – con i migranti non è la via da seguire. E la leader italiana è stata giustamente criticata per aver fatto pressione sulle ong che effettuano salvataggi in mare”.

Un articolo, ancora più critico nei confronti della presidente del Consiglio, era apparso, nelle ore in cui Meloni incontrava Biden, sul New York Times a firma di David Broder, autore dei libri “Mussolini’s Grandchildren: Fascism in Contemporary Italy” e “First They Took Rome: How the Populist Right Conquered Italy.” Il commento, dal significativo titolo “Quello che sta succedendo in Italia fa paura e si sta diffondendo”, punta il dito contro le scelte di Meloni in tema di immigrazione e diritti della comunità Lgbtq oltre che per gli attacchi ai giornalisti, tipiche dei sistemi autoritari. Proprio i tratti autoritari e la volontà di cancellare la memoria dei misfatti fascisti sono ciò che preoccupa di più Broder che si lamenta anche per l’accoglienza che viene riservata ad esponenti di partiti che considera estremisti.

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