Musica

Imola Summer Sound, le star del rap per gli alluvionati: “Il dolore non si cancella in una sera, ma la musica può aiutarci a distrarci per un po’”. Ecco chi si è esibito

Shiva, Luché e Sfera Ebbasta hanno realizzato e voluto fortemente l'evento-maratona di sette ore di musica a favore degli alluvionati della Romagna. All’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola (Bologna) sono arrivate dodicimila persone. “Il bilancio della serata verrà dato nel giro di qualche giorno”, ha detto l'organizzatore Salvadori di Trident Music

Dodicimila giovanissimi sono arrivati, ieri 29 luglio, all’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola (Bologna) per Imola Summer Sound per la Romagna, che ha riunito sullo stesso palco alcuni esponenti della scena urban italiana. L’evento è nato dalla volontà di Sfera Ebbasta, Luchè e Shiva di riunire amici e colleghi per destinare il ricavato dalle vendite dei biglietti alla Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia Romagna, a favore degli alluvionati.

“Si è venduto molto anche negli ultimi giorni. – ha dichiarato Maurizio Salvadori, fondatore e presidente di Trident Music – In queste occasioni si sbiglietta molto. La musica può fare poco a fronte di 8,8 miliardi ma può sensibilizzare, oggi riusciamo a sensibilizzare una fascia di pubblico che altrimenti sarebbe stata dimenticata. Il bilancio della serata verrà dato nel giro di qualche giorno”. Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia-Romagna, ha spiegato: “Abbiamo raccolto finora 49 milioni 650 mila euro, abbiamo deciso che quelle risorse andranno almeno a chi ha perduto un’auto (almeno 5 mila euro). Daremo una mano anche per il recupero di scuole e impianti sportivi. Sono stati contati a causa dell’alluvione dei danni diretti di 8.8 milioni di euro”.

Ad aprire le danze alle 17:30 è stato Axell, poi Digital Astro, Finesse, Tony Boy, Bigmama, Sethu, Ele A, Massimo Pericolo e poi lo show serale con Geolier, Shiva, Luché che – come riporta Il Resto del Carlino – è stato colpito da una bottiglietta d’acqua sul palco, ma ha continuato a cantare, e a chiudere Sfera Ebbasta.

“Cantare qui stasera per noi è molto importante. – ha affermato Luchè – Proviamo in questo modo a essere vicini con la nostra musica a una Regione e un popolo che ne ha passate tante negli ultimi mesi. Chi non ci è passato magari non può capire le difficoltà e quello che si prova a perdere tutto da un giorno all’altro. Noi ci siamo, se non altro per regalare un momento di gioia e spensieratezza a tutti quei ragazzi che stasera saranno qui al concerto. Bisogna ripartire dalla normalità, dalle cose che ci fanno stare bene, per ricostruire piano piano una nuova quotidianità. Il dolore non si cancella in una sera, ma la musica può aiutarci a distrarci per un po’. Essere qui e cantare è il nostro modo per abbracciarli tutti dal palco”.