Politica

Sondaggio, la crisi climatica preoccupa anche gli elettori di Lega e FdI. Tutti, o quasi, soffrono la corsa dei prezzi

Rincari e crisi climatica preoccupano gli italiani, in modo tutto sommato trasversale e indipendente dagli orientamenti politici. È quanto emerge da un’indagine condotta da Euromedia Research e pubblicata oggi sul quotidiano La Stampa. Che esista un’emergenza clima sembra ormai opinione consolidata, a rispondere “sì” alla domanda sono infatti oltre il 74% degli intervistati. Anche tra chi vota Lega o Fratelli d’Italia, partiti finora tiepidi sull’argomento, a volte vicini a posizioni negazioniste, la preoccupazione per il clima c’è. Siamo di fronte ad un’emergenza per il 61% di chi vota il partito della presidente del Consiglio e per ben il 72% tra chi vota quello di Matteo Salvini. Tra gli interpellati che si riconoscono in Forza Italia la percentuale sfiora addirittura l’84%. Un dato superiore a quello del Movimento 5 Stelle, dove ci si ferma all’81%. Quasi il 90% degli elettori del Pd risponde affermativamente alla domanda se esista un’emergenza climatica ma il dato più alto in assoluto appare tra chi si identifica politicamente in Italia Viva (96%). In generale il dato è più elevato tra le donne (77,5%) rispetto agli uomini (70,5%). Supera il 77% nella fascia d’età 25-44. Un po’ a sorpresa la percentuale più bassa si rileva tra i 18 e i 24 anni (70,7%) mentre nella fascia 45-64 si registra un 74,2% e oltre i 65 anni un 71,7%.

Capitolo prezzi. L’Italiaè uno dei paesi dell’area euro in cui l’inflazione è più alta e quello dove i salari hanno perso più potere d’acquisto. Oltre 7 italiani su 10 affermano che queste dinamiche, e in particolare l’aumento dei prezzi alimentari, hanno avuto un impatto significativo (43,9%) o molto significativo (26.9%). A non aver risentito minimamente dei rincari è appena l’8,5% degli intervistati. I più in difficoltà sono gli elettori del Movimento 5 Stelle. Nel 37,7% dei casi denunciano un impatto molto significativo, nel 46,2% significativo. Seguono gli elettori di Fratelli d’Italia (rispettivamente 30 e 43%), quelli della Lega (30% e 43%) e del Pd (26,6 e 41,5%). I più immuni ai rincari sono i votanti di Forza Italia e, soprattutto di Italia Viva. Tra i sostenitori del partito di Matteo Renzi solo il 4% denuncia un “impatto molto significativo” e il 30,8% uno “significativo”. Quanto alle intenzioni di voto non si registrano grandi variazioni. Stabile al 27,2% Fratelli d’Italia, calo dello 0,3% per la Lega e lieve incremento per Forza Italia. Tra i partiti di opposizione scende dello 0,2%, al 20,8%, il Pd e dello 0,5% al 16% il Movimento 5 Stelle. In risalita + Europa e Alleanza Verdi e Sinistra.