Sono circa 43mila le famiglie campane (tra cui 22mila solo tra Napoli e provincia) che la scorsa settimana hanno ricevuto il messaggio di sospensione del Reddito di cittadinanza a partire da agosto. Il taglio graduale del sussidio era già stato ampiamente annunciato ma gli ex percettori lamentano la mancanza di chiarezza relativa agli step successivi. “Il problema è che hanno inviato un sms per annunciare la sospensione del Reddito ma questo non è stato seguito da alcuna ulteriore informazione – dice al Fattoquotidiano.it una ex percettrice davanti alla sede Inps di Napoli dove si è svolto un sit in di protesta organizzato da Potere al Popolo – i cittadini sono stati lasciati soli, abbandonati”.
Di mancanza di informazioni parla anche la Presidente dell’Ordine degli assistenti sociali Gilda Panico. “La scorsa settimana – dice – tutti i nostri uffici sparsi sul territorio regionale sono stati presi d’assalto con migliaia di telefonate e in alcuni casi anche in presenza. Ci sono state anche situazioni di tensione. Ma gli uffici comunali non possono fare nulla perché gli ex percettori devono essere presi in carico dai centri per l’impiego e inseriti in una piattaforma. Anche questo episodio è segno di poca chiarezza con chi percepiva il sussidio”.
Il Governo per gli ex percettori fino ai 59 anni ha pensato a dei corsi di formazione proiettati a un futuro inserimento lavorativo, ma i tempi tra la cancellazione del sussidio e l’inizio effettivo di questi corsi non corrispondono. Una discrepanza che, in molti casi, lascia centinaia di persone senza alcun tipo di introito ad agosto. “Ho ricevuto il famoso sms di sospensione del Reddito la scorsa settimana – spiega Vittorio, 58 anni – sono stato convocato stamattina al centro per l’impiego di Fuorigrotta e mi hanno appena detto che il mio corso di formazione partirà a settembre. Farò in totale 200 ore e mi erogheranno circa 250 euro nel mese. Io vivo in una casa popolare, pago 200 euro solo di affitto, mi spiegano come posso fare? Prima prendevo 700 euro di reddito e almeno sopravvivevo. Inoltre il corso – prosegue – inizia a settembre ma il Reddito è interrotto a partire da agosto. Io come faccio se ad agosto non ho nessuna entrata, nemmeno quei 250 euro che dovrei ricevere a settembre?”.
In città intanto monta la protesta e per mercoledì è stata annunciata una manifestazione. “Vogliono che andiamo a rubare”, urla un signore con la tessera del Reddito tra le mani mentre altri espongono fuori dalla sede Inps di Napoli degli striscioni con scritto “Per loro evasione e vitalizi, per noi schiavitù”. La sfiducia nei corsi di formazione è alta. “Non servono a trovare lavoro e soprattutto non servono a quelle persone che hanno bisogno adesso di lavoro – dice il portavoce nazionale di Potere al Popolo Giuliano Granato – qui si è pensato solo di cancellare l’unica misura di aiuto alla povertà senza aver creato né lavoro né questi annunciati corsi, intanto centinaia di persone solo a Napoli già adesso, ad agosto, non sapranno come pagare affitti e utenze, hanno fatto le corse per eliminare il RDC e sono di una lentezza preoccupante per gli altri passaggi previsti in sostituzione della misura”.