“Abbiamo dovuto dire addio a un essere umano incredibile. Come artista, amico, fratello e figlio, Angus è stato speciale per tutti noi in tanti modi”. Con queste parole la famiglia di Angus Cloud ha annunciato al mondo la morte del giovane attore consacrato dal cult Euphoria. In poche ore la notizia è diventata virale nel mondo lasciando tutti senza parole, dai fan della serie di HBO – diventata un fenomeno globale – ai colleghi dell’artista, trovato morto poche ore fa nella casa dei suoi genitori, a Oakland. Ma cos’è accaduto di preciso? Qui le versioni divergono, anche se la costante sembrano essere i problemi legati alla salute mentale. “La scorsa settimana ha seppellito suo papà e ha lottato intensamente con questa perdita. L’unico conforto che abbiamo è sapere che lui è ora riunito con suo padre, che era il suo migliore amico”, rivela sempre la famiglia. Poi, nella nota ufficiale emergono altri dettagli: “In questi anni lui è sempre stato aperto sulla sua battaglia con la salute mentale e speriamo che la sua scomparsa possa essere un promemoria per gli altri che non sono soli e non dovrebbero combattere da soli in silenzio. Quando si affrontano queste battaglie è bene farsi aiutare da coloro che ci amano”. Per finire, la richiesta di rispetto per la privacy: “Speriamo che il mondo lo ricordi per il suo umorismo, le risate e l’amore per tutti. Che venga ricordato anche per quello che ha fatto e che ha lasciato a tutti. Chiediamo privacy in questo momento mentre stiamo ancora elaborando questa devastante perdita”.
Angus Cloud dal 2019 era uno dei protagonisti di Euphoria, in cui interpretava il ruolo dello spacciatore Fezco «Fez» O’Neill, molto legato al personaggio principale di Rue Bennett, incarnata da Zendaya. Ad intuire per prima il suo talento fu un agente di casting, che lo notò quando lavorava come cameriere in un ristorante vicino al Barclays Center, a Brooklyn. La recitazione non era il suo primo obiettivo, ma il successo gli è letteralmente esploso tra le mani in pochi anni tanto da dover accantonare il progetto di trasferirsi in Irlanda, dove abita buona parte della sua famiglia (e dove è stato sepolto anche il padre). “Non c’era nessuno come Angus. Era troppo speciale, troppo talentuoso e troppo giovane per lasciarci così presto”, ha detto all’Hollywood Reporter il creatore di Euphoria, Sam Levinson. “Ha anche lottato, come molti di noi, con la dipendenza e la depressione. Spero che sapesse quanti cuori ha toccato”. Proprio di dipendenze e depressione parla Page Six, cui una fonte ha rivelato che l’attore stava “combattendo contro se stesso” e che “aveva confessato di aver pensato di farla finita dopo essere tornato dalla sepoltura di suo padre in Irlanda”. Sempre Page Six rivela che è in corso un’indagine per stabilire le cause della morte di Cloud, il quale è stato ritrovato senza vita dalla madre: “Ha riferito di una possibile overdose dopo che lunedì mattina ha trovato suo figlio che non rispondeva. La donna alle 11:30 ha chiamato il 911 e ha parlato di una possibile overdose dopo aver trovato il ragazzo senza battito. Il dipartimento di polizia di Oakland ha dichiarato l’attore morto sul posto”.