Carlo Fuortes è il nuovo sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli. L’ex amministratore delegato della Rai ha raggiuto l’obiettivo rincorso fin dall’8 maggio scorso, quando si era dimesso dal suo incarico in viale Mazzini. La nomina è arrivata dal ministro della Cultura: Gennaro Sangiuliano ha accolto la proposta, deliberata a maggioranza, del Consiglio di Indirizzo della Fondazione “Teatro di San Carlo”, presieduta dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. L’ufficialità della notizia, attesa da giorni, è arrivata attraverso una nota del Mic. L’incarico durerà fino all’aprile 2025, contestualmente alla scadenza del mandato del Consiglio di Indirizzo, ed è rinnovabile. “Mi congratulo per l’indicazione di Carlo Fuortes che vanta un vasto e prestigioso curriculum professionale nella gestione delle Fondazioni lirico-sinfoniche”, ha commentato Sangiuliano. “Per storia e tradizione il San Carlo rappresenta un’eccellenza mondiale. A Fuortes i miei complimenti, sono sicuro che farà bene”, ha dichiarato.
Fuortes, che prima dell’esperienza come a.d. della Rai era stato sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, prenderà il posto di Stéphane Lissner. Il direttore francese è stato la vittima sacrificale delle manovre di spoils system del governo Meloni: volendo sostituire il vertice della Rai con un nome più vicino alla leader di Fratelli d’Italia, l’esecutivo ha creato una contropartita golosa per Fuortes, in modo da convincerlo a farsi da parte. Per liberare la poltrona di sovrintendente del San Carlo, però, è stato necessario varare un decreto ad hoc. Il “decreto Fuortes”– così ribattezzato dalla stampa – ha reso illegittima la possibilità di guidare le fondazioni lirico-sinfoniche per gli ultrasettantenni. In questo modo, il diretto rivale di Fuortes è stato messo fuorigioco, spianando la strada alla nomina dell’ex dirigente della tv pubblica.