Dati positivi quelli comunicati oggi dall’Istat sull’andamento del mercato del lavoro in giugno. Diminuiscono sia i disoccupati e che gli inattivi (chi non ha e non cerca un lavoro). Il tasso di disoccupazione totale scende al 7,4%, (-0,2 punti), quello giovanile al 21,3% (-0,4 punti). Il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni cala (-0,3%, pari a -43mila unità) per entrambi i sessi e tra gli over 24, restando sostanzialmente stabile tra i più giovani. Il tasso di inattività scende leggermente (- 0,1%) al 33,5%.

Il numero di occupati supera quello di giugno 2022 dell’1,7% (+385mila unità), con un incremento che coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa. “Il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,1 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+0,7 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva”, spiega l’istituto di statistica. Il tasso di occupazione (persone con un impiego sul totale delle persone in età lavorativa) sale al 61,5% (+0,2 punti).

Nell’intera zona euro il tasso di disoccupazione si colloca al 6,4%, stabile per il terzo mese di fila. I dati Eurostat segnalano una lieve flessione per quanto riguarda la disoccupazione giovanile, passata dal 14% di maggio al 13,8% di giugno nei 20 Paesi della zona euro. L’Italia (21,3%) continua a essere al top nell’Eurozona alle spalle di Spagna (27,4%) e Grecia (23,6%).
I dati Istat evidenziano una “dinamica gravemente stentata del lavoro autonomo, ancora in riduzione assoluta congiunturale e in crescita solo dello 0,6% rispetto a un anno prima, contro una variazione tendenziale dell’1,9% dell’occupazione alle dipendenze”, commenta Confcommercio.

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