“Le Olimpiadi sono una grande occasione per dimostrare ancora una volta al mondo chi siamo” e per ricordarlo “a noi, perché questa è una nazione in cui molti tendono a farsi sopraffare da una sorta di sindrome di Calimero per cui non siamo mai abbastanza, non lo sappiamo fare, non lo possiamo fare. Voi invece lo sapete che ce la possiamo fare perché c’è un’altra parte della nazione che ogni giorno dimostra, nonostante le difficoltà, quello che vale”. È quanto afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervenendo a un evento per le Olimpiadi Milano-Cortina sui cui lavori di preparazione sono stati segnalati importanti ritardi.

“Credere in noi stessi, credere nella nostra capacità di sognare ancora in grande, di pensare in grande, di essere grandi, io credo sia la più potente riforma economica che possiamo fare. E allora bisogna che cominci a crederci la classe dirigente”, continua la presidente del Consiglio. “Il governo ha dimostrato di crederci, di credere in un’Italia capace di pensare in grande. Ospiteremo il prossimo anno il G7, nel 2025 il Giubileo, nel 2026 le Olimpiadi, e abbiamo candidato Roma all’Expo del 2030. Noi vogliamo che questa nazione torni a pensare in grande ma non ce la possiamo fare da soli, ce la possiamo fare se le persone che sanno come me che questa nazione può farcela ci credono insieme a me, insieme a noi”, afferma la premier.

Meloni aggiunge che quelle del 2026 saranno “le Olimpiadi della specificità del territorio, con 22mila kmq di estensione territoriale che ricordano che l’Italia è la nazione dei 1.000 campanili, delle 1.000 piccole grandi identità. E l’identità ha un valore in un tempo in cui tutto tende all’omologazione. Saranno le Olimpiadi delle donne, con la più ampia partecipazione femminile che si sia mai registrata. Saranno Olimpiadi particolarmente attente alle giovani generazioni, al tema dello sport, degli stili di vita. Saranno Olimpiadi dedicate alla sostenibilità, con il 93% degli impianti già esistenti o temporanei. Non devo ricordare nemmeno cosa significa economicamente ospitare le Olimpiadi. Come certificato da prestigiose università, l’impatto sulla produzione è stimato in 8 miliardi, quattro miliardi e mezzo di Prodotto interno lordo, 60mila nuovi occupati indotto compreso”.

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