Allenamento e prove di forza fisica, ripasso collettivo delle storiche parole d’ordine dell’estrema destra, dibattiti sul “coraggio contro la scuola dell’omologazione e la cancel culture” alla presenza di esponenti di spicco di Fratelli d’Italia. Questo, in breve, il cuore del programma dei tre giorni del campo estivo di Gioventù Nazionale e Azione Studentesca dal nome evocativo: “Agoghè”, termine che indica il rigoroso regime di educazione e allenamento cui veniva sottoposto ogni cittadino della civiltà spartana. L’incontro dei giovani militanti, giunto alla sesta edizione, si è svolto quest’anno sul lago di Garda nelle giornate del 21, 22 e 23 luglio, sotto lo slogan “Il coraggio di una scelta” .
Lo scenario che circonda le giovani leve, si legge su La Repubblica, lascia poco spazio a equivoci su quale sia la nostalgica matrice di riferimento: pareti tappezzate dal tricolore e striscioni inneggianti alla patria, “una Nazione sovrana e libera”, recita uno. Sugli account social di Azione Studentesca, un mosaico di giovanissimi – perlopiù ragazzi, ma c’è anche qualche ragazza – tutti rigorosamente in maglia verde, quella ufficiale del movimento, stretti in abbracci camerateschi, seduti in ascolto sulle panche durante i dibattiti, in piedi nella cornice naturalistica del lago. Pronti per “l’escursione comunitaria mattutina” arricchita da “letture militanti”. L’ospite speciale è stato Marco Scatarzi, esponente di spicco della matrice ideologico-culturale del movimento ed editore di “Passaggio al Bosco”. Tra le opere pubblicate dalla casa casa editrice ci sono saggi storici e militanti, con toni e riferimenti fortemente nazionalisti.
A presenziare all’evento, oltre naturalmente al deputato FdI Fabio Roscani, presidente di Gioventù Nazionale, e a Riccardo Ponzio, presidente di Azione Studentesca, esponenti nazionali e locali di Fratelli d’Italia. C’è il deputato Ciro Maschio, presidente della commissione Giustizia della Camera: fu il primo firmatario di una mozione per intitolare una via o una piazza a Giorgio Almirante. Fortemente critico nei confronti della proposta di legge Fiano contro la propaganda fascista. Oltre a lui, la sottosegretaria al ministero dell’Istruzione, Paola Frassinetti, che nel 2017 andò a omaggiare i caduti della Repubblica Sociale Italiana al Cimitero maggiore di Milano, nonostante il divieto imposto dal questore. E poi il deputato Federico Mollicone e Elena Donazzan, assessora all’Istruzione del Veneto, che nel 2021, ospite a “La Zanzara”, intonò “Faccetta nera”.
Al termine del campo, l’appuntamento dei militanti in erba è per settembre, con le idee chiare: “Rovesciare la scuola dell’omologazione”. Contro “il regime del pensiero unico, quello degli istituti dove alcuni professori censori, in nome della religione progressista. Vorrebbero farci vergognare della nostra cultura, farci sentire in colpa per la storia d’Italia e d’Europa. Noi siamo fieri della nostra identità”, recita il proclama sui social in vista dell’autunno.