È morto il 18enne canadese che, l’1 agosto, era stato investito a Milano, mentre passeggiava insieme i genitori sul marciapiede di viale Umbria. Un’auto, dopo essersi scontrata con un’altra vettura, lo ha travolto all’improvviso, schiacciandolo contro un palo. Il giovane era stato trasportato in gravissime condizioni al Niguarda di Milano, dove i chirurghi avevano tentato inutilmente di salvarlo.
L’incidente è avvenuto intorno alle 13.30, sotto gli occhi dei genitori che, al momento dell’impatto, stavano camminando accanto al figlio sul marciapiede. Per la paura e il dolore, entrambi hanno accusato un malore e sono stati a loro volta soccorsi dai paramedici e accompagnati in ospedale in codice verde per accertamenti. Per liberare il corpo del ragazzo si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco.
Secondo i dati dell’Osservatorio Asaps, Associazione sostenitori e amici della Polizia Stradale, in collaborazione con Sapidata, dall’inizio dell’anno sono 227 i pedoni morti sulle strade italiane (dieci avevano meno di 18 anni). Un dato parziale che non tiene conto dei gravi feriti che molto spesso perdono la vita negli ospedali, anche a distanza di mesi. Nell’ultima settimana sono stati sette i decessi tra gli utenti più vulnerabili. Molti pedoni sono stati travolti sulle strisce pedonali dei centri urbani, o addirittura mentre camminavano sul marciapiede.