“Sono finita in codice rosso all’Humanitas. Ho rischiato, sono stata 20 giorni in ospedale”. Nina Moric si racconta in una lunga intervista a Oggi parlando dei tanti momenti bui vissuti negli ultimi tempi. Come il problema di salute avuto a maggio che le è costato l’asportazione di un seno e le protesi: “Un’infezione che è finita in sepsi. Sono stata attaccata da un batterio, è spuntato come un nodulo che poi ha cominciato a espandersi […] Dopo un mese, il mio seno era viola, una ‘bomba’ che mi dava dolori atroci”.
La ferita più grande per la modella però è un’altra: “In 20 giorni non è venuto nessuno a trovarmi, tranne un amico”. E a tal proposito commenta: “Mi hanno abbandonata tutti. Non punto il dito. Ma è da quasi cinque anni che non ho più gli affetti primari. I genitori, le sorelle, la famiglia”. Il figlio Carlos? “Mio figlio non è famiglia: è parte di me, siamo le due metà della luna, ce l’ho dentro. Ma è tanto che non lo vedo“.
Una solitudine in piena regola: “A marzo dell’anno scorso sono uscita dall’ultimo appartamento senza avere una meta. Non sapevo dove andare. Stavo per rinunciare a combattere, a cercare soluzioni. Stavo così male che avevo rinunciato persino alla disperazione” ammette. Poi la via d’uscita, anche attraverso l’accettazione di sé e del proprio fisico: “Prima ho abusato di botulino e di acido ialuronico, ma è da due anni che non mi faccio punturine. Avevo il terrore di invecchiare, che è tipica del mio ambiente di prima. E non è solo una questione di vanità. È la paura di non lavorare più. Se ti fai vedere con le rughe, ti insultano. Se le combatti, le rughe, ti insultano lo stesso. Ero schiava di quel sistema malato. Ho cercato di stare a quelle regole. Poi ho detto basta”.