Cartelloni o non cartelloni, il prezzo di benzina e gasolio continua a salire in vista di un nuovo weekend da bollino nero sulle strade. Da due giorni è in vigore l’obbligo per i distributori di esporre i cartelli che riportano anche il prezzo medio dei carburanti, oltre a quello che praticano loro. Ma per ora non è cambiato nulla. Secondo le consuete rilevazioni di Quotidiano energia, il prezzo medio praticato della benzina in modalità self è 1,927 euro al litro (1,920 la rilevazione precedente), con i diversi marchi compresi tra 1,914 e 1,942 euro al litro (no logo 1,910). Il prezzo medio praticato del diesel self è 1,787 euro al litro (rispetto a 1,776), con le compagnie tra 1,780 e 1,803 euro al litro (no logo 1,769). Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato è 2,060 euro al litro (2,054 il dato precedente), con gli impianti colorati con prezzi tra 1,994 e 2,136 euro al litro (no logo 1,962).

Le autorità di controllo assicurano che non è in atto nessuna speculazione e che i ritocchi ai prezzi riflettono l’incremento delle quotazioni del petrolio (+ 20% circa in un mese) e dei costi di gasolio e benzina all’ingrosso sui mercati internazionali. Il governo ha ribadito di non avere alcuna intenzione di venire in aiuto degli automobilisti alleggerendo il carico fiscale che incide per oltre la metà sui prezzi finali alla pompa. La Guardia di Finanza intanto fa sapere di avere avviato un piano d’azione denominato ‘prezzi carburanti 2023’ accompagnato da direttive del Comando generale per una “immediata intensificazione degli interventi in tema di trasparenza” sulla benzina. Il documento riporta che, sul controllo dei prezzi, sono stati eseguiti nei primi sette mesi dell’anno, 7.564 interventi, contestando 2.375 violazioni alla disciplina, delle quali 746 per mancata esposizione o difformità dei prezzi praticati rispetto a quelli indicati e 1.629 per omessa comunicazione al ministero,

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