Cinema

Vanessa Kirby rivela: “Joaquin Phoenix poteva schiaffeggiarmi e farmi ciò che voleva sul set”

Per rendere il film realistico e non cadere nei cliché del dramma d’epoca, i due attori sul set di "Napoleon" hanno stretto un particolare accordo

Parola chiave: realismo. Ancora più importante: non cadere nei cliché del dramma d’epoca, far sembrare tutto premeditato, noioso. No alla rigida interpretazione del copione, sì all’improvvisazione. È il patto artistico di Joaquin Phoenix e Vanessa Kirby, rispettivamente Napoleone e Giuseppina di Beauharnais (prima moglie del comandante francese) in Napoleon, nuovo e atteso colossal di Apple TV+ che ripercorre la vita del generale Bonaparte, diretto da Ridley Scott e in uscita nelle sale italiane il 23 novembre.

Un accordo con cui l’attrice di The Crown e Mission Impossible – Dead Reckoning ha dato carta bianca al collega. Sul set, Phoenix ha potuto schiaffeggiarla, afferrarla, baciarla e trattarla in tutti i modi che ritenesse opportuni: “Per questo film abbiamo usato le vere parole che Napoleone e Giuseppina pronunciarono durante il loro divorzio in chiesa – ha spiegato Kirby al magazine Empire –. Quando succede, puoi riprodurre fedelmente la scena, leggere il copione e andare a casa. Ma volevamo sorprenderci”. E proprio dall’esigenza di rompere la monotonia del set, i due attori hanno deciso di aggiungere qualcosa di proprio alla sceneggiatura: “La cosa più bella di questo lavoro è quando hai un partner creativo col quale sai di essere al sicuro e con cui sei disposta ad andare fino in fondo, spingerti insieme a lui verso posti davvero oscuri”, ha aggiunto Kirby.

E così, durante le riprese, l’attrice ha ricevuto un sonoro manrovescio dal collega. Niente di preparato, né previsto dal copione. “Ci siamo incoraggiati l’un l’altro, ci siamo sfidati per sorprenderci in ogni momento – ha dichiarato il premio oscar Joaquin Phoenix –. Ecco come è nata la scena”. L’interprete di Joker ha poi sottolineato come l’iniziativa sia stata presa dalla collega: “Un giorno mi prese da parte e mi disse: ‘Guarda, qualunque cosa tu voglia farmi puoi farmela, qualunque cosa sia: puoi schiaffeggiarmi, puoi afferrarmi, puoi baciarmi, puoi spingermi, qualunque cosa’. In pratica avevamo questo accordo sul fatto che ci saremmo sorpresi a vicenda e avremmo cercato di creare momenti che non erano previsti nella sceneggiatura, perché entrambi volevamo evitare il cliché del dramma in costume”. Se il patto avrà dato i frutti sperati? Non resta che aspettare l’uscita del film nelle sale.