Il rapper replica alle voci circa un buco di 30mila euro di Mr. Nice, il marchio che commercializza marijuana light, di cui è socio
“I conti in rosso della società che commercializza marijuana light? È una notizia falsa e denigratoria: sono pronto a querelare”. È un fiume in piena J-Ax dopo le indiscrezioni di questi giorni riportate da Affari Italiani, secondo cui il bilancio di Mr. Nice, il marchio che commercializza marijuana light, di cui è socio, navigherebbe in acque agitate a causa di un buco da 30mila euro. Il rapper ha rotto gli indugi e con un reel su Instagram – in cui esordisce con un francesismo dicendo “il trend di questa estate 2023 è rompiamo il caz*o ad Ax” – ha raccontato la sua versione dei fatti. A cominciare dalla sua posizione nella società: “Io ho una minima quota del negozio Mr. Nice, che non mi dà alcun potere sul controllo della società. E comunque il mio core business nella cannabis light è il brand Maria Salvador, che va benissimo, ha ricevuto premi prestigiosi ed è presente in tutte le città d’Italia”, osserva.
Poi il rapper spiega: “Parliamo pure di Mr. Nice. Tra il 2021 e il 2022 il valore della produzione è aumentato, quindi la società è andata meglio. Ma sono aumentati, come per tutti, i costi dei servizi tipo l’energia. Inoltre, si è dimesso l’amministratore, cui è stato pagato quanto previsto per legge. Nel 2023, la società è in utile: quindi prima di fare articoli sensazionalistici sarebbe bastato chiedere informazioni a riguardo”. J-Ax precisa che Mr. Nice non è una catena, ma ha un unico negozio a Milano e se la prende con chi attacca gli antiproibizionisti: “Questa è una manovra per screditare il mercato della cannabis light, spegnere gli investimenti e anche le correnti politiche antiproibizioniste. In più quando c’è da buttare un po’ di mer*a addosso gratuitamente al sottoscritto sono sempre tutti pronti. Mi domando, però, perché non pubblichino anche i bilanci relativi alle mie altre società: si vedrebbe quanto lavoro creano e quante tasse pagano alla collettività”. Infine, l’annuncio della diffida a chi ha lanciato la notizia, con tanto di citazione di Luis Sal e l’ormai celebre “dillo alla mamma, dillo all’avvocato”: “Visto che io la Maria la passo ma non porgo la guancia, l’ho detto alla mamma e anche all’avvocato che ha fatto partire una diffida. Perché i conti della società non sono in rosso: le disponibilità liquide sono positive. Il bilancio non ha alcun buco di 30mila euro ma una semplice perdita di esercizio che è stata prontamente ripianata dai soci”.