Francesca Gino, di origini trentine, rappresentava fino a poco tempo fa una delle massime esperte nel campo della ricerca comportamentale e il suo nome svettava tra quelli dei professori della prestigiosa Università di Harvard più pagati, con uno stipendio di oltre un milione di dollari l’anno. Ma l’accusa di aver manipolato i dati di alcuni suoi studi le ha procurato la sospensione dall’Ateneo e oggi la docente annuncia battaglia. Intervenendo per la prima volta con una dichiarazione dall’inizio dello scandalo che l’ha travolta, ha dichiarato di aver avviato una causa per diffamazione contro Harvard: “Voglio essere molto chiara: non ho mai, mai falsificato dati né avuto comportamenti scorretti di alcun tipo”, ha spiegato. La denuncia di manipolazione degli studi era arrivata da tre ricercatori del blog accademico “DataColada”, Uri Simonsohn, Leif Nelson e Joe Simmons e aveva comportato il ritiro di alcune ricerche di Francesca Gino, tra le quali una intitolata “Genio del male, come la disonestà può portare a una maggiore creatività”.
“Pur affermando di rappresentare l’eccellenza, hanno raggiunto conclusioni oltraggiose basate interamente su deduzioni, supposizioni e salti logici non plausibili”, ha dichiarato Gino a proposito dei tre ricercatori. “Hanno creato e perpetuato una falsa narrativa sulla mia etica e integrità, che ha avuto un impatto devastante sui miei amici, colleghi, collaboratori e, soprattutto, sulla mia famiglia”. La professoressa, che dal 2007 ha pubblicato oltre 130 articoli accademici venendo inserita tra i migliori docenti di business sotto i 40 anni del mondo, chiede oggi ad Harvard un risarcimento di 25milioni di dollari.
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La professoressa italiana di Harvard accusata di aver manipolato alcuni studi cita l’università per diffamazione. Chiesti 25 milioni di dollari
Francesca Gino, di origini trentine, rappresentava fino a poco tempo fa una delle massime esperte nel campo della ricerca comportamentale e il suo nome svettava tra quelli dei professori della prestigiosa Università di Harvard più pagati, con uno stipendio di oltre un milione di dollari l’anno. Ma l’accusa di aver manipolato i dati di alcuni suoi studi le ha procurato la sospensione dall’Ateneo e oggi la docente annuncia battaglia. Intervenendo per la prima volta con una dichiarazione dall’inizio dello scandalo che l’ha travolta, ha dichiarato di aver avviato una causa per diffamazione contro Harvard: “Voglio essere molto chiara: non ho mai, mai falsificato dati né avuto comportamenti scorretti di alcun tipo”, ha spiegato. La denuncia di manipolazione degli studi era arrivata da tre ricercatori del blog accademico “DataColada”, Uri Simonsohn, Leif Nelson e Joe Simmons e aveva comportato il ritiro di alcune ricerche di Francesca Gino, tra le quali una intitolata “Genio del male, come la disonestà può portare a una maggiore creatività”.
“Pur affermando di rappresentare l’eccellenza, hanno raggiunto conclusioni oltraggiose basate interamente su deduzioni, supposizioni e salti logici non plausibili”, ha dichiarato Gino a proposito dei tre ricercatori. “Hanno creato e perpetuato una falsa narrativa sulla mia etica e integrità, che ha avuto un impatto devastante sui miei amici, colleghi, collaboratori e, soprattutto, sulla mia famiglia”. La professoressa, che dal 2007 ha pubblicato oltre 130 articoli accademici venendo inserita tra i migliori docenti di business sotto i 40 anni del mondo, chiede oggi ad Harvard un risarcimento di 25milioni di dollari.
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(Adnkronos) - "Il nostro governo - ha detto Meloni - sta lavorando instancabilmente per ripristinare il legittimo posto dell'Italia sulla scena internazionale. Stiamo riformando, modernizzando e rivendicando il nostro ruolo di leader globale".
"Puntiamo a costruire un'Italia che stupisca ancora una volta il mondo. Lasciate che ve lo dica, lo stiamo dimostrando. La macchina della propaganda mainstream prevedeva che un governo conservatore avrebbe isolato l'Italia, cancellandola dalla mappa del mondo, allontanando gli investitori e sopprimendo le libertà fondamentali. Si sbagliavano", ha rivendicato ancora la premier.
"La loro narrazione era falsa. La realtà è che l'Italia sta prosperando. L'occupazione è a livelli record, la nostra economia sta crescendo, la nostra politica fiscale è tornata in carreggiata e il flusso di immigrazione illegale è diminuito del 60% nell'ultimo anno. E, cosa più importante, stiamo espandendo la libertà in ogni aspetto della vita degli italiani", ha concluso.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - L'Italia è "una nazione con un legame profondo e indistruttibile con gli Stati Uniti. E questo legame è forgiato dalla storia e dai principi condivisi. Ed è incarnato dagli innumerevoli americani di discendenza italiana che per generazioni hanno contribuito alla prosperità dell'America". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al Cpac a Washington. "Quindi, a loro, permettimi di dire grazie. Grazie per essere stati ambasciatori eccezionali della passione, della creatività e del genio italiani".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - Standing ovation dalla platea della convention Cpac a Washington al termine dell'intervento video della premier Giorgia Meloni. Un intervento nel quale la presidente del Consiglio ha richiamato valori e temi che uniscono conservatori europei e americani, a partire dalla difesa dei confini, ribadendo la solidità del legame tra Usa e Ue. "I nostri avversari - ha detto Meloni- sperano che il presidente Trump si allontani da noi. Ma conoscendolo come un leader forte ed efficace, scommetto che coloro che sperano nelle divisioni si smentiranno".
"So che alcuni di voi potrebbero vedere l'Europa come lontana o addirittura lontana o addirittura perduta. Vi dico che non lo è. Sì, sono stati commessi degli errori. Le priorità sono state mal riposte, soprattutto a causa delle classi dominanti e dei media mainstream che hanno importato e replicato nel Vecchio Continente", ha affermato la premier.
La presidente Meloni ha fatto un passaggio sull'Ucraina ribadendo "la brutale aggressione" subito dal popolo ucraino e confidando nella collaborazione con gli Usa per raggiungere una "pace giusta e duratura" che, ha sottolineato, "può essere costruita solo con il contributo di tutti, ma soprattutto con forti leadership".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - Le "elite di sinistra" si sono "recentemente indignate per il discorso di JD Vance a Monaco in cui il vicepresidente ha giustamente affermato che prima di discutere di sicurezza, dobbiamo sapere cosa stiamo difendendo. Non stava parlando di tariffe o bilance commerciali su cui ognuno difenderà i propri interessi preservando la nostra amicizia". Mo ha sottolineato la premier Giorgia Meloni nel suo intervento al Cpac.
"Il vicepresidente Vance stava discutendo di identità, democrazia, libertà di parola. In breve, il ruolo storico e la missione dell'Europa. Molti hanno finto di essere indignati, invocando l'orgoglio europeo contro un americano che osa farci la predica. Ma lasciate che ve lo dica io, da persona orgogliosa di essere europea - ha detto ancora - Innanzitutto, se coloro che si sono indignati avessero mostrato lo stesso orgoglio quando l'Europa ha perso la sua autonomia strategica, legando la sua economia a regimi autocratici, o quando i confini europei e il nostro stile di vita sono stati minacciati dall'immigrazione illegale di massa, ora vivremmo in un'Europa più forte".
(Adnkronos) - "I nostri avversari - ha detto Meloni- sperano che il presidente Trump si allontani da noi. Ma conoscendolo come un leader forte ed efficace, scommetto che coloro che sperano nelle divisioni si smentiranno. So che alcuni di voi potrebbero vedere l'Europa come lontana o addirittura lontana o addirittura perduta".
"Vi dico che non lo è. Sì, sono stati commessi degli errori. Le priorità sono state mal riposte, soprattutto a causa delle classi dominanti e dei media mainstream che hanno importato e replicato nel Vecchio Continente".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "So che con Donald Trump alla guida degli Stati Uniti, non vedremo mai più il disastro che abbiamo visto in Afghanistan quattro anni fa. Quindi sicurezza delle frontiere, sicurezza delle frontiere, sicurezza energetica, sicurezza economica, sicurezza alimentare, difesa e sicurezza nazionale per una semplice ragione. Se non sei sicuro, non sei libero". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un messaggio al Cpac.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "C'è una crescente consapevolezza. C'è una crescente consapevolezza in Europa che la sicurezza è ora la massima priorità. Non puoi difendere la tua libertà se non hai i mezzi o il coraggio per farlo. La felicità dipende dalla libertà e la libertà dipende dal coraggio. Lo abbiamo dimostrato quando abbiamo fermato le invasioni, conquistato le nostre indipendenze e rovesciato i dittatori". Così la premier Giorgia Meloni in un messaggio al Cpac.
"E lo abbiamo fatto insieme negli ultimi tre anni in Ucraina, dove un popolo orgoglioso combatte per la propria libertà contro un'aggressione brutale. E dobbiamo continuare oggi a lavorare insieme per una pace giusta e duratura. Una pace che può essere costruita solo con il contributo di tutti, ma soprattutto con forti leadership".