Televisione

Maurizio Mannoni torna sull’addio a Linea Notte: “Non hanno fatto i salti mortali per trattenermi. Su Rai 3 c’è un disegno calato dall’alto”

Intervistato da "Open" il giornalista torna sulla fine della propria esperienza in Rai

“Pur di non rinunciare a fare un’ultima stagione su Rai 3 ho proposto all’azienda di regalarle tutte le mie ferie“. Maurizio Mannoni torna sull’addio a Linea Notte, il programma che conduceva dal 2008 su Rai3. Intervistato da Open il giornalista fa una doverosa premessa per chiarire la propria posizione e inquadrare meglio questo ‘addio’: “Ho accumulato circa 200 giorni di ferie arretrate e, a maggio del prossimo anno, andrò in pensione. Quindi dovrò iniziare tra pochissimo a smaltire le ferie, mi resta più o meno un mese di lavoro in Rai“. Ciononostante come detto avrebbe volentieri “rinunciato in senso assoluto, cioè ho detto chiaramente che non volevo che mi pagassero le eventuali ferie non consumate”.

La risposta della Rai però è stata negativa: “Mi hanno detto che non potevano accettare la rinuncia delle ferie da parte di un dipendente, che avrebbe creato un precedente. Quindi, visto che mi resta circa un mese di lavoro e poi devono partire i 200 giorni di ferie da consumare entro maggio, con la Rai ho praticamente finito”. Mannoni però non si sente vittima di una ritorsione: “Come posso dire per non essere troppo duro… Ecco, diciamo così: non hanno fatto i salti mortali per trattenermi“. Quel che è certo è che il giornalista non ha intenzione di lasciare la tv: “Ci stanno venendo a cercare da altre emittenti” ammette, “Qualcosa farò il prossimo anno”. E chiosa: “Mi appare evidente che ci sia un disegno calato dall’alto su Rai 3, una scelta esplicita di togliere riconoscibilità a una rete che, negli anni, non è stata di certo simpatica alle forze di maggioranza”.