Ci sono i primi esiti delle indagini dell’incidente avvenuto al largo di Amalfi. Lo skipper al timone del gozzo che giovedì scorso ha impattato lo scafo del veliero Tortugain Costiera Amalfitana provocando la morte della turista americana Adrienne Vaughan, è accusato di omicidio colposo e naufragio. Le indagini sull’incidente nelle acque della costiera americana che giovedì è costato la vita alla turista si concentreranno anche su rotta e velocità dei due natanti, anche attraverso l’eventuale funzionamento di apparati tecnici presenti sulle due imbarcazioni ha spiegato il procuratore capo di Salerno, Giuseppe Borrelli, in una conferenza stampa. “Lo skipper è stato sottoposto ad analisi del tasso alcolemico e tossicologico. I risultati sono posti al vaglio di un consulente della Procura poiché i dati sono non necessariamente significativi occorrendo verificare l’incidenza dei risultati sulla capacità del soggetto”. L’uomo è risultato positivo alla cocaina.
La dinamica – “Il fatto si è verificato davanti al fiordo di Furore. Il gozzo di 9 metri è andato contro il Tortuga sul quale era in corso un evento. I soccorsi sono stati immediati: la la notizia dell’incidente è stata ricevuta alle 17 e 45, Vaughan è arrivata sul molo di Amalfi intorno alle 18 e alle 18 e 10 c’era anche l’ambulanza. La donna aveva subito lesioni tali da non poter essere curata. Adrienne Vaughan era sulla prua del motoscafo, sul prendisole, ed è stata sbalzata in mare”. Il gozzo, come di vede anche nelle immagini, si è quasi accartocciato ed è stato fatto affondare in un tratto in cui potrà poi essere recuperato dalla Guardia Costiera. Il Tortuga, nell’impatto, ha riportato sulla prua solo un impercettibile scippo: l’imbarcazione, in acciaio, non ha praticamente subito alcun danno. Vaughan era presidente Usa dal 2021 di Bloomsbury, casa editrice nota per aver pubblicato i romanzi di Harry Potter.
I figli della vittima – Nell’incidente è rimasto ferito anche il marito della donna, mentre “i bambini sono in albergo perché è arrivato in Italia il nonno. Era stata offerta anche ospitalità in una casa famiglia ma sono state concordate con il padre le modalità di custodia dei due bambini” ha dettoBorrelli parlando dei due figli minorenni: una ragazza di 12 anni ed un bimbo di 8 anni. “In un primo momento sono intervenuti i servizi sociali del comune di Amalfi, poi c’è stata una opportuna interlocuzione costante con il padre dei bambini per stabilire eventuali provvedimenti urgenti da adottare ma poi è stata concordata una certa strada che mi sembra sia stata produttiva”. Non è ancora chiaro, inoltre, se la Procura deciderà di ascoltare anche i bambini.
La difesa – “Rimaniamo estremamente cauti in ordine alla dinamica dell’incidente. Ho già rappresentato che ci sono diversi punti che, di certo, l’indagine in corso contribuirà a chiarire. È doveroso attendere rispettosamente l’esito dell’esame autoptico, delle perizie tecnico-cinematiche del sinistro. In questa logica si contestano e stigmatizzano le dichiarazioni riportate su alcuni quotidiani e attribuite al comandante del Tortuga, che oltre ad essere inopportune, vista l’indagine in corso, costituiscono un inaccettabile tentativo di indirizzare le indagini – spiega all’Adnkronos l’avvocato Liberato Mazzola, legale difensore dello skipper – Il mio assistito prova ovviamente grande sgomento per questa tragedia, anche in quanto riveste il ruolo di skipper professionista da oltre un decennio. Nel contempo, ha risposto prontamente alle domande che il pm gli ha posto nell’immediatezza dei fatti al fine di contribuire alla ricostruzione dei fatti”.