Dopo l’arresto di Argenis Abel Alvarez Vazsquez, zio di Kata la piccola scomparsa il 10 giugno scorso a Firenze, i carabinieri hanno perquisito anche i genitori della vittima, Miguel Angel Ramon Chicllo Romero e Kathrina Alvarez che non sono indagati. Perquisizione ordinata nell’ambito dell’esecuzione odierna di una decina di decreti, firmati dai pm Christine von Borries e Giuseppe Ledda nell’ambito delle indagini per trovare la bimba. Secondo quanto viene ricostruito, gli inquirenti hanno incaricato gli investigatori dell’Arma di un’attività specifica, ossia fare ‘copia forense’ delle memorie dei loro telefoni cellulari, soprattutto riguardo a attività sui social network, ed è servito un atto di perquisizione.
Argenis Abel Alvarez Vazsquez, detto Dominique, 29 anni, risulta l’ultimo parente ad aver visto la nipote Kata prima del sequestro, secondo le ricostruzioni investigative. La sorella Kathrine Alvarez aveva affidato a lui e alla cognata la bambina durante la sua assenza per andare a lavorare. Contestualmente agli arresti fatti dalla squadra mobile di Firenze (hanno agito una cinquantina di poliziotti e poliziotte), i militari dell’Arma si sono poi occupati di eseguire una decina decreti di perquisizione a familiari e parenti di Kata, più altre persone. Tutti soggetti che appunto non risultano indagati, tuttavia le ispezioni si sono rese necessarie, sono “di interesse – spiega la Dda – per le investigazioni in corso per il sequestro di persona a scopo di estorsione”, che è l’ipotesi di reato con cui la procura conduce l’inchiesta per ritrovare Kata. Come spiega il procuratore antimafia Luca Tescaroli, le iniziative “si collocano nel percorso investigativo che è in atto ed è proiettato ad individuare gli autori dell’ipotizzato sequestro di Mia Kataleya Chiclo Alvarez”.
Gli arresti odierni, infatti, da soli non riguardano direttamente il rapimento di Kata bensì il contesto di illegalità nell’ex albergo in cui la bimba, come decine di altri minori, viveva. Il gip Angelo Pezzuti ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – chiesta dalla Dda – a carico dello zio di Kata e contro i peruviani Carlos Martin De La Colina Palomino, 37 anni, noto a tutti nell’ex Astor solo come ‘Carlos’ – ritenuto una specie di riferimento dei traffici dentro l’ex hotel -, Nicola Eduardo Lenes Aucacus, 39 anni, e Carlos Manuel Salinas Menac, 63 anni. I quattro sono accusati a vario titolo di estorsione, di tentativi di estorsione e rapina, di minacce ai danni di altri occupanti lo stabile per episodi documentati tra il novembre 2022 e il maggio 2023.