Dopo che è diventata virale la video-denuncia sulla strada ancora chiusa a tre mesi dall’alluvione in provincia di Bologna, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha fatto sapere di aver “chiesto ai propri uffici di approfondire la vicenda della Sp33 detta via della Renana a Fontanelice”. Il leghista al tempo stesso però, ci ha tenuto a precisare che “si tratta di un collegamento provinciale e su cui il ministero non ha poteri di intervento diretto”.
La promessa di intervento del ministro, non ha placato le polemiche. Anzi, dopo il video degli abitanti della zona, è arrivata la replica dei sindaci locali della Valle del Santerno. Che hanno attaccato direttamente Matteo Salvini. “Oggi, a seguito di un video diventato virale, il ministro si sente coinvolto, scopre l’esistenza della Valle del Santerno e di ‘Fontanafelice’, si prende a cuore le sorti della SP33 e dei suoi problemi”, hanno scritto la sindaca di Casalfiumanese Beatrice Poli, il collega di Borgo Tossignano Mauro Ghini e quello di Fontanelice Gabriele Meluzzi. “In questi tre mesi il suo Viceministro Bignami, a suo dire così solerte, non hai mai parlato della zona e posto il problema della provinciale al suo Ministro di riferimento? È così che funziona il ministero delle Infrastrutture in Italia? Ora si parla di SP33, ma le situazioni critiche, anche dove le strade sono state riaperte, sono tante. Oggi a seguito di un video diventato virale, il viceministro Bignami si sente chiamato in causa. Avrà forse la coda di paglia? Oggi, a seguito di un video diventato virale, e non dopo un confronto con i sindaci del territorio, mai incontrati in questi tre mesi, il viceministro Bignami ritiene di intervenire. È così che funzionano le istituzioni?”.
Il viceministro ai Trasporti, bolognese, Galeazzo Bignami ha controreplicato in un primo momento dicendo che la questione è in cima all’agenda istituzionale e poi, in un secondo, attaccando i sindaci a sua volta e accusandoli di strumentalizzazione politica per le loro posizioni (sono stati tutti e tre eletti da liste civiche del centrosinistra). “Proprio martedì scorso”, ha scritto inizialmente su Facebook, “il generale Figliuolo ha ricognito a piedi la zona con il sindaco e i tecnici della provincia, su incarico del Governo. Purtroppo la strada è interessata in più punti da una frana che risulta ancora instabile, anche se ieri parlando con alcuni degli amici del video i loro tecnici pensano si sia stabilizzata e questo sarebbe importante. Comprendiamo tutti che questo infatti è dirimente: se la frana è ferma, si può intervenire. Diversamente si rischia di dover rifare tutto daccapo”. E ancora: “Si sta studiando un progetto di viabilità alternativa e nel frattempo si sta utilizzando un altro percorso che presenta elevate pendenze e comporta tempi di percorrenza molto più lunghi con conseguenti disagi agli abitanti della zona (ci sono anche agriturismi ed allevamenti). Quindi non è un problema di risorse economiche”. Poi, dopo le accuse dei primi cittadini, Bignami ha replicato: “Rispetto alla risposta di alcuni sindaci, non tutti, della Valle del Santerno rilevo che quello che ho scritto deriva da una richiesta di riscontro dei cittadini verso cui era doveroso dare risposta anche a seguito di visite e sopralluoghi effettuati. Non so loro, ma io sono abituato così. Non era invece mia intenzione rispondere a sindaci del Pd che continuano ad alimentare polemiche sterili e verso cui, nonostante tutto, confermo disponibilità a collaborare nell’esclusivo interesse dei cittadini come già fatto durante la fase acuta della alluvione”.