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Tel Aviv, agente della municipale ucciso da 27enne palestinese poi “neutralizzato” da un altro poliziotto

Un agente israeliano è ,morto dopo essere rimasto ferito in modo grave da colpi d’arma da fuoco nel centro di Tel Aviv. Secondo la polizia si tratta di un attentato palestinese mentre la radio militare fa sapere che l’attentatore è stato “neutralizzato”. Chen Amir aveva 42 anni. Secondo la polizia, l’intervento di Amir è stato “eroico” e determinante per impedire all’attentatore di compiere una strage di passanti. Secondo i media il poliziotto della municipale sarebbe stato colpito a bruciapelo dagli spari di un uomo che stava controllando. L’assalitore è stato colpito a sua volta dalla seconda guardia. Dalle immagini delle telecamere di un bar il 27enne correre inseguito dall’agente, colpito, cadere a terra e colpito nuovamente.

Il portavoce della polizia israeliana Ely Levi ha spiegato che l’identità dell’attentatore è nota alla polizia. Secondo quanto riporta il quotidiano Haaretz il palestinese ucciso, 27 anni, originario di Jenin, aveva lasciato una lettera in cui esprimeva il desiderio di diventare un martire. Levi ha poi detto che le manifestazioni di stasera nel centro di Tel Aviv – indette contro la riforma giudiziaria intrapresa dal governo Netanyahu – “si svolgeranno come previsto. Ma i partecipanti dovranno restare molto allerti e segnalare qualsiasi persona o oggetto sospetti”.

Ieri in Cisgiordania, un ragazzo palestinese di 19 anni è stato colpito a morte dagli spari di israeliani, durante un confronto fra un gruppo di coloni e gli abitanti palestinesi del villaggio di Burqa (Ramallah). La polizia israeliana ha arrestato due estremisti di destra ebrei, uno dei quali è sospettato di aver sparato sul ragazzo. Il secondo è stato in un passato recente impiegato da ‘Potere ebraico, il partito del ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir. Un ministro palestinese, Hussein a-Sheikh, ha chiesto che adesso ‘Potere ebraico’ sia incluso nelle liste internazionali dei gruppi terroristici.