Una ragazza di 21 anni di origini ucraine è stata ritrovata tra le 4 e le 5 del mattino del 6 agosto priva di sensi tra la zona doccia e l’ingresso dello stabilimento balneare Rivazzurra, a Rimini. La giovane era in stato di semi-incoscienza e sotto choc: i sanitari accorsi sul posto dopo l’allarme di un vigilante hanno cercato di calmarla. Una volta trasportata all’ospedale Infermi di Rimini è stata sedata e ricoverata in medicina d’urgenza con la clavicola fratturata e una lesione alla testa. Gli inquirenti sospettano che si sia trattato di uno stupro, ma l’evidenza medica non è ancora arrivata. Per l’attivazione del protocollo anti violenza, infatti, è necessario il consenso della vittima che al momento appare ancora in stato confusionale. In un momento di lucidità, però, è stata in grado di fornire una descrizione sommaria del proprio aggressore, indicandolo come un cittadino nordafricano.

I poliziotti della squadra mobile della questura di Rimini, coordinati dal sostituto procuratore Annadomenica Gallucci, sono alla ricerca di testimoni e stanno esaminando i filmati delle telecamere di sorveglianza. Già consegnati dal titolare dello stabilimento balneare, i video potrebbero rivelarsi fondamentali in quanto inquadrano sia la zona delle docce che quella della passerella che va verso la battigia. Partendo dalla notte dell’aggressione, le indagini si stanno concentrando sulle persone e gli ambienti frequentati dalla giovane a Rimini, mentre nelle prime ore del mattino i reparti della scientifica hanno provveduto a eseguire i rilievi sul luogo del ritrovamento, alla ricerca di impronte e tracce ematiche che possano far risalire all’aggressore.

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