“Siamo di fronte a un’emergenza sociale. Ci sono migliaia di cittadini disorientati, gli sms non sono arrivati a tutti e comuni e regioni non sanno dare risposte. Il governo ha sbagliato a due volte: togliendo la misura e usando una comunicazione sbagliata. Sindaci e servizi sociali non potranno far fronte, anche perché per scelta del governo non si può assumere nuovo personale nei Servizi Sociali”. A parlare è Natale Di Cola, segretario Cgil di Roma e Lazio. Tra sindacalisti e operatori del sociale c’è molta preoccupazione per la sospensione del reddito di cittadinanza deciso dal governo. Ad aggravare la situazione, spiegano, è stato anche il modo poco chiaro con cui è stato comunicato lo stop percettori. Una modalità che, spiega Barbara Funari, assessore alle Politiche Sociali di Roma Capitale, “ha creato il caos ai nostri sportelli“. Si tratta, prosegue di “una fase transitoria complicata da gestire. E tra poco molte altre persone lo perderanno”. Secondo Gianmario Gazzi, presidente dell’Ordine degli assistenti sociali, sarebbe “opportuno fare una de-escalation per permettere la transizione. Denunciamo da tempo che più della metà delle Regioni non hanno reso strutturali i servizi per cui erano stati stanziati i fondi nel 2016-2017″