di Michele Sanfilippo
Elettori di Giorgia Meloni, nostalgici di una destra sociale che avrebbe dovuto ridare dignità a milioni di persone che vivono nell’indigenza, a una magistratura costantemente vilipesa dalla politica e ad un paese decisamente subalterno agli Stati Uniti: fatevene una ragione, avete preso un abbaglio.
Sulle politiche economiche il combinato disposto di abolizione del reddito di cittadinanza e opposizione al salario minimo (peraltro, le posizioni del governo su queste materie sono esattamente le stesse di Matteo Renzi che da sempre è il paladino della Confindustria), determinano di fatto la creazione di un enorme bacino di lavoratori che, in assenza di un mezzo di sussistenza dignitoso, saranno disposte a qualsiasi compenso (dato che, per l’appunto, non c’è un salario minimo) pur di arrivare a fine mese. In pratica: neo schiavismo, che non sarebbe tale se fossimo in un paese dove funzionano i controlli, ma ahimè siamo in Italia.
E proprio sul tema dei controlli invece di cercare di rafforzarli e di dare forza alla capacità della magistratura d’intervenire, sono mesi che sentiamo blaterare di contenimento delle intercettazioni e separazione delle carriere, come se fossero davvero questi i problemi della giustizia italiana e non il fatto che circa il 40% dei processi non arriva a termine.
Ma affrontiamo pure il tema dell’amor patrio. Da quando è nata la Repubblica italiana il nostro paese non mai stato tanto appiattito su posizioni utili solo agli Stati Uniti. In merito alla guerra tra Russia e Ucraina l’Italia non è stata in grado di fare una benché minima proposta utile al raggiungimento di un accordo e che le desse un minimo di visibilità internazionale. Nonostante i continui richiami al merito non c’è alcuna intenzione di ridare dignità alla scuola pubblica, che dovrebbe essere il luogo in cui si progetta il futuro del paese. E men che meno alla sanità, che dovrebbe essere il luogo in cui ci si prende cura dei più deboli.
Il disprezzo della cultura e dell’ambiente si evidenzia quotidianamente nei comportamenti di coloro che dovrebbero essere preposti alla loro tutela. L’unico obiettivo che emerge con evidenza è quello di monetizzare ogni risorsa (si parla perfino di mettere il biglietto per l’accesso al Pantheon) perché, nella loro becera visione, cultura e ambiente devono solo produrre reddito (perlopiù per pochi) e non, magari, essere un punto di partenza per accrescere le capacità critiche e spirituali della popolazione.
Patrioti! Elettori di Fratelli d’Italia, credo che sia ora di togliersi la maglietta da tifosi e guardare all’opera di governo. Quello attuale è un governo che sposa tutti i principi del neoliberismo più integralista: dal pieno ripudio del ruolo dei governi nel regolare il mercato all’assoluto disprezzo di chi non ce la fa, un vero e proprio odio per i poveri. A mio avviso se fosse rimasto Mario Draghi non avremmo visto risultati tanto diversi; forse solo più patinati, ma il pensiero economico di fondo è lo stesso.
Capisco che le alternative non siano molte, ma al prossimo voto consiglierei di cominciare a guardare ai risultati di questa compagine, piuttosto che rifarsi agli slogan che fino ad ora sono rimasti lettera morta.