Era una mattina come le altre, stava preparando i bambini per portarli a scuola, quando la polizia ha fatto irruzione in casa e l’ha arrestata. Questo è quel che è accaduto per sbaglio alla 32enne Porcha Woodruff. Incinta all’ottavo mese, la mamma del Michigan (Stati Uniti) è stata arrestata a Detroit con l’accusa di furto d’auto e rapina a mano armata. Portata via in manette davanti alle figlie in lacrime la donna è rimasta in in cella sino a quando alla sera il marito non ha pagato i 100mila dollari per la cauzione.
La storia risale al 16 febbraio, ma solo adesso è stata resa pubblica dai media. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, Woodruff in un primo momento pensava che fosse uno scherzo ma quando i poliziotti le hanno fatto vedere il mandato di cattura e hanno iniziato a perlustrare la casa ha capito che il suo peggior incubo era cominciato. Il calvario è andato avanti per 11 ore e una volta uscita di prigione è dovuta andare in ospedale a casa della disidratazione. “Avevo le contrazioni nella cella di detenzione. La mia schiena mi mandava dolori acuti. Avevo spasmi. Penso che probabilmente stessi avendo un attacco di panico. Stavo male, seduta su quelle panchine di cemento”, ha raccontato la giovane. Come ha fatto l’accusa a ricadere su di lei? Secondo gli agenti ciò è accaduto dopo aver utilizzato la tecnologia del riconoscimento facciale su alcune foto fornite dalla vittima della rapina. Eppure un dettaglio poteva fare la differenza: il suo stato di gravidanza. “Il detective Oliver ha dichiarato in dettaglio nel suo rapporto ciò che ha osservato nel filmato, e non c’era alcuna menzione della sospettata incinta”, ha fatto sapere la difesa. Le accuse sono state ritirate 18 giorni dopo per mancanza di prove.