Siete vegani? Allora qui nel nostro ristorante è meglio se non prenotate. È quello che in pratica si è sentita dire telefonicamente Giulia Pisco, influencer ventunenne, che per passione propone ricette vegane sui social. La ragazza in vacanza in Puglia ha deciso nei giorni scorsi di chiamare alcuni ristoratori per prenotare un tavolo per 8 persone, tutte vegane. Un’impresa tutt’altro che semplice, data la risposta di un ristoratore che ha da subito rimbalzato la ragazza e le amiche: “Oh mio dio siete vegani, no andate da un’altra parte, qui non ne accettiamo”.
Queste parole sono diventate da subito virali sui social perché Pisco ha deciso di registrare la telefonata e trasformarla in un video TikTok (ad ora con oltre 10mila like). “Ho visto sul vostro menù che avete piatti tipici pugliesi già vegani, tipo le orecchiette fave e cicorie”, ha ribattuto Giulia. La risposta del ristoratore però, che nel frattempo ha anche cambiato tono di voce, è categorica: “Qua di vegani non ne accettiamo”. Nonostante la spiacevole disavventura Giulia e i suoi amici sono comunque riusciti a trovare un locale adatto a loro, seppur non specializzato nella cucina vegetale: “Pur non essendo apertamente vegan friendly (anzi, avevano tantissimi piatti di carne e pesce), sono stati super disponibili, e ci hanno fatto sentire accolti con quello che potevano proporci”, ha continuato Pisco dopo aver mostrato le pietanze consumate per cena. Quali? Pittule, bruschette, pasta con cavoli, fiori di zucca fritti, cannella e chiodi di garofano, sagne al sugo e purea di fave con cicoria selvatica. Il video si è quindi concluso con una domanda che Giulia ha deciso di rivolgere ai suoi seguaci: “La cucina pugliese ha dei piatti della tradizione che sono già naturalmente vegani. Quindi mi chiedo, perché perdere otto clienti escludendoli per pregiudizio?”. E i social, ovviamente, si sono divisi. Chi sostiene che nelle orecchiette ci sia il burro (e quindi non un piatto vegano) e chi sottolinea quanto essere vegani sia complicato al pari di chi mangia glutine: “È una vera tragedia”.