Attentato alla sicurezza dei trasporti, aggravato dalla finalità di terrorismo ed eversione. Sono i reati per cui la Procura di Firenze ha aperto un fascicolo di indagine per l’interruzione della linea Alta Velocità avvenuta ieri dopo la segnalazione di persone in una galleria e una telefonata anonima che segnalava la presenza di una bomba. Il procedimento è coordinato dall’aggiunto della Direzione distrettuale antimafia, Luca Tescaroli. Nel procedimento si ipotizzano anche i reati di furto aggravato e danneggiamento.

Il presunto autore dell’incursione è stato identificato dagli investigatori della Digos della Questura di Firenze e del Compartimento della Polfer della Toscana. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia di Stato dovrebbe trattarsi di una persona che dimorava presso il centro sociale ‘Corsica’ di Firenze, sgomberato poche ore prima del blitz nella galleria. Qui avrebbe danneggiato le telecamere di videosorveglianza e un armadietto metallico dove sono installati i rec elettrici dell’Alta Velocità. Il sospettato sarebbe un militante dell’area anarco-antagonista. Martedì le forze dell’ordine hanno proceduto allo sgombero di uno stabile occupato abusivamente da militanti anarchici. Nel corso delle operazioni era stata arrestata una donna di 30 anni di origini albanesi per resistenza e lesioni mentre in due hanno trascorso la notte sul tetto dello stabile. Il fermo della donna oggi non è stato convalidato ed è tornata libera.

“Stiamo acquisendo le immagini delle telecamere che ignoti hanno poi divelto e procediamo con gli accertamenti: le verifiche sulla linea hanno appurato che è stata danneggiata anche la porta di un casottino dove sono custoditi i rec elettrici dell’Alta velocità e che da una delle colonnine in galleria è stata fatta una telefonata, arrivata all’ufficio di pronto intervento di Ferrovie a Bologna, che sosteneva ci fosse una bomba” spiegava Marco Dalpiaz, dirigente del compartimento della Polizia ferroviaria della Toscana che da ieri sera è impegnata nei rilievi sul tratto di Av interessato dalla segnalazione. Dopo la segnalazione anonima “la circolazione è stata subito interrotta e nessun treno è stato fermato in linea o in galleria ma tutti presso stazioni ferroviarie. I controlli svolti nella notte e stamattina hanno permesso di accertare che nessun ordigno era stato lasciato – aveva aggiunto Dalpiaz – la Polfer ha ispezionato con dei carrelli, delle piccole motrici, tutta la galleria in un senso e nell’altro, per un totale di 14 chilometri. È stata fatta la bonifica ed è intervenuta la scientifica”. Sullo stop gli investigatori non escludono nessuna pista, è stata valutata anche quella anarchica anche se al momento, secondo quanto si apprende, non c’è stata alcuna rivendicazione. La circolazione ferroviaria tra Idice e San Pellegrino è stata interrotta tra le 19 e le 23.30 ed è ripresa gradualmente a partire dalle 2.30.

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