Il regista Antonio Capuano ha rischiato di annegare nelle acque a lui tanto care di Marechiaro. L’episodio è avvenuto lo scorso 26 luglio, come riporta anche Il Messaggero. “Quando ci si sente padroni di una cosa, è proprio allora che ci si fotte. Questa regola vale sempre. E vale specialmente al mare”, ha raccontato l’83enne divenuto popolare anche tra i più giovani dopo l’omaggio di Paolo Sorrentino nel film È stata la mano di Dio. “Sono stato travolto da un’onda. Sembrava una montagna. Non ho capito più niente. Le mie energie erano naufragate. I polmoni pieni d’acqua di mare, mi hanno detto i medici in ospedale. Dopo, ho abbracciato e baciato quelli che mi hanno salvato”.
Già, perché a salvarlo nei pressi del Palazzo degli Spiriti è stato un gruppo di ragazzi che erano sugli scogli. A soccorrerlo anche Gianluca Capuano, vecchio amico di famiglia e titolare del ristorante Cicciotto, che ha raccontato: “Alcuni ragazzi che stavano sugli scogli si sono tuffati e lo hanno soccorso. Mentre lavoravo, mi sono accorto dei movimenti strani intorno al ristorante: c’era gente che correva. Quindi li ho seguiti e mi sono precipitato ad aiutare. Abbiamo portato Capuano a braccio fino in piazzetta per guadagnare tempo in attesa dell’arrivo del 118. Era quasi annegato. Perdeva sangue dalla bocca. Per fortuna è andato tutto bene”.