Durissimo monito di Massimo Cacciari al Pd e alla sua segretaria, Elly Schlein, nel corso della trasmissione In Onda Estate (La7). Il filosofo esordisce: “Schlein con non molto più che una normale retorica cerca di rimontare una disfatta culturale e politica di fronte all’ondata neoliberista di tutte le sinistre europee che è cominciata con la caduta del muro di Berlino. Il compito che deve affrontare – spiega – è immane. Avrà le capacità di ridar vita a una forza che riesca a fronteggiare i grandi problemi, come le diseguaglianze sociali, la povertà crescente, la proletarizzazione del ceto medio? Avrà la forza di avere una voce propria nelle grandi questioni internazionali?”.
E rincara: “Ma in questo paese oggi come fa a qualificarsi una sinistra se le sue posizioni sono assolutamente schiacciate su quelle atlantiche? Sulle politiche sociali solo chiacchiere. Nel Pd non viene proposto nulla di diverso dal reddito di cittadinanza e dal salario minimo. Ci sono proposte diverse, più strategiche e con più respiro? No, non emergono – aggiunge – Perché Schlein non abbraccia la questione della tassazione sui super profitti, che mi sembra una posizione assolutamente normale per una sinistra europea? Tutti sanno che le industrie farmaceutiche e le industrie delle armi stanno facendo profitti immani in questo periodo. Perchè non cavalca questo assist della Meloni?”.
Cacciari, infine, fa la sua esortazione accalorata alla segretaria del Pd: “Che la Schlein faccia leva sulle contraddizioni della destra, come quelle tra la Meloni e Forza Italia sulla politica fiscale. Faccia leva su questo, vivaddio, anziché ricompattare tutta la destra, come se a destra non avessero contraddizioni pazzesche. Faccia leva anche sulle contraddizioni esistenti a destra sulle riforme istituzionali. La Meloni vede come fumo negli occhi il federalismo – conclude, rivolgendosi direttamente a Schlein – Fai leva su questo e fai politica, vivaddio, anziché dire queste 4 chacchierette retoriche“.