Ad aggravare la situazione c'è proprio l'assenza dello scontrino fiscale
Non si ferma la ‘moda’ dei folli prezzi degli esercenti di ogni parte d’Italia. Dopo il caso dello scontrino di 26 euro per due spritz e tramezzini a Verona, adesso nella polemica un chiosco a San Teodoro (Sardegna) che ha fatto pagare 18 euro due panini con il salame e due caffè. A rendere noto l’accaduto due turisti di Firenze che in vacanza sulla costa nord orientale della Sardegna sono stati ‘spennati’ dal gestore dell’unico bar della spiaggia di Salina Bamba. E se pagare 12 euro per i panini e 6 per i caffè non sembrava già abbastanza scioccante, ad aggravare il tutto c’è anche l’assenza dello scontrino. Sconcertanti si sono rivolti all’associazione Giustitalia che si occupa della tutela dei consumatori e dei cittadini.
“La speculazione sui prezzi perpetrata da alcuni esercizi di ristorazione balneari nei confronti dei villeggianti rappresenta un fatto grave – ha spiegato il presidente, Luigi De Rossi – da denunciare alle autorità competenti. Per questa ragione abbiamo deciso di segnalare l’episodio al Garante per la sorveglianza sui prezzi e al Comune di San Teodoro per i provvedimenti del caso”. “Imporre un prezzo di ben 6 euro per un semplice panino al salame e di 3 euro per un caffè rappresenta una intollerabile speculazione economica. (…) Ma la cosa ancora più grave è che non viene rilasciato alcuno scontrino fiscale”. “I due fiorentini hanno consumato caffè e panini al banco e dopo aver pagato non hanno avuto la ricevuta fiscale”, ha concluso il presidente. Stando ai testimoni i prezzi erano scritti su una lavagnetta fuori dal locale.
Infine, Giustitalia ha fatto presente che sull’isola in alcuni luoghi spendere cifre del genere è normale: “Le altre volte sono capitati episodi in locali di lusso ma in quei posti è normale pagare molto un aperitivo, in questo caso parliamo di beni quasi di prima necessità come il caffè o l’acqua”.