Nei giorni dell’anniversario della strage neofascista di Bologna, dove il 2 agosto 1980 una bomba uccise 85 persone, Marcello De Angelis innescò una furibonda polemica con un post in cui negava la verità storica e processuale sulle responsabilità dell’eccidio. Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca – cui deve l’incarico di capo Comunicazione – lo ha difeso dalle richieste di dimissioni ma ora si scopre che la Regione ha trovato un posto anche per il fratello della compagna di De Angelis, Edoardo Di Rocco. La notizia la dà il Domani. “Su proposta del capo struttura”, spiegano dal Palazzo della Regione (quindi dello stesso De Angelis) Di Rocco sarebbe stato assunto all’interno dello staff comunicazione: “Si occuperà di rapporti istituzionali”.
Il suo nome ancora non compare sul sito dell’ente, ma l’assunzione – un posto da impiegato legato al mandato del presidente Rocca, senza bisogno di concorso pubblico dunque – viene data per fatta. Dalla Regione fanno sapere che il governatore non sarebbe stato informato della decisione presa dal suo responsabile comunicazione e che “per questo tipo di posti ogni capo struttura assume i suoi uomini di fiducia”. Di Rocco ha quasi 35 anni, ha studiato alla Sapienza in Ingegneria, si presenta come esperto nel settore vendita di servizi finanziari e non. Tra le sue esperienze professionali – si legge sul suo profilo LinkedIn – appaiono consulenze in società che elargiscono prestiti e per palestre. Sugli altri profili social, invece, appare spesso insieme a De Angelis e la compagna.
Il caso finisce puntualmente nei comunicati di protesta delle opposizioni. “De Angelis ha assunto anche il cognato? Una vergogna. Se Rocca sapeva è grave, se non sapeva e non fa niente è peggio” sottolinea Alessio D’Amato, ex rivale di Rocca alle Regionali e nel frattempo passato dal Pd ad Azione. “Ci auguriamo che Rocca non continuerà a ricoprire l’incarico di responsabile della comunicazione della Regione Lazio e di sentire una parola definitiva da parte di Rocca: cioè De Angelis si deve dimettere”, commenta il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Filiberto Zaratti.
La notizia dell’assunzione rimbalza sui social. “Dio, Patria, ma soprattutto Famiglia”, si legge tra i commenti. Chissà se anche questa volta la polemica si infrangerà contro un muro: se qualcuno mugugna alla porta della premier Meloni lamentando favoritismi e parentopoli dovrà ricordarsi che la presidente del Consiglio ha affidato incarichi di politici di peso alla sorella Arianna (che però è dipendente del partito e non della Pubblica amministrazione) e al cognato Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, il quale però almeno ha dalla sua una lunga carriera politica e da amministratore, circostanza che nel caso del cognato di De Angelis non risulta.
*Articolo aggiornato da redazione web alle 20 e 40 del 12 agosto