Come accennato all’inizio, i segnali di lipedema riguardano improvvisi accumuli di grasso alle gambe (gambe grosse e tonde che si restringono alla caviglia), sui glutei.

In particolare, la patologia viene classificata in quattro stadi, a seconda del suo sviluppo:

1° stadio. La pelle ha un aspetto inalterato, ma alla palpazione si notano dei noduli sottocutanei tondeggianti e di piccola dimensione;

2° stadio. La pelle presenta irregolarità ed è presente la cosiddetta ‘buccia d’arancia’. I noduli sottocutanei hanno dimensioni maggiori, come una noce, o addirittura una mela. La paziente avverte dolore e possono esserci degli ematomi;

3° stadio. La pelle perde elasticità, i noduli raggiungono dimensioni ancora maggiori. Sono presenti ecchimosi e la paziente avverte formicolio e difficoltà nella deambulazione.

Esiste di fatto anche un quarto stadio, definito “lipolinfedema”. Ai sintomi del lipedema si aggiungono quelli riconducibili al linfedema, caratterizzato da rallentamento o blocco della circolazione linfatica relativa in particolare agli arti inferiori, che comporta un accumulo di linfa e un aumento di volume.

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Accumulo di grasso sulle gambe? Non è cellulite né colpa di un aumento di peso: è il lipedema. Ecco cos’è e come riconoscere questa patologia

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