“Abbiamo voluto dare una mano, non ci fa male un po’ di fango e di lavoro sporco. Andremo avanti finché c’è bisogno. Non eravamo a Bardonecchia quando il torrente è esondato, ci hanno avvisati e una volta arrivati abbiamo visto il disastro. C’era fango ovunque, sulla strada che costeggia il fiume le auto erano devastate, il fango era talmente denso che sembrava cemento. Faceva impressione”. È il racconto di Beatrice, una studentessa arrivata a Bardonecchia da Torino insieme ad altri tre ragazzi per spalare il fango come volontaria, dopo l’esondazione del torrente che ha provocato gravi danni al paese.

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