Il sociologo, giornalista e scrittore, Francesco Alberoni, è morto questa sera all’età di 93 anni a Milano. Alberoni si è spento al Policlinico dove era ricoverato da alcuni giorni per una complicazione sopraggiunta durante una terapia alla quale era sottoposto per problemi renali. Lo apprende l’Ansa dalla famiglia.
Docente di sociologia all’università di Milano dal 1964, si è occupato di comunicazioni di massa, di fenomeni migratori, di partecipazione politica in Italia. In campo sociologico si occupò delle discontinuità sociali e del processo per cui l’ordine sorge dal caos. Ha condotto studi nel campo delle passioni individuali e collettive e, in particolare, dei movimenti collettivi e dell’innamoramento. Tra le sue opere più note c’è, ad esempio, “Innamoramento e amore“, “Movimento e istituzione”; “L’élite senza potere: ricerca sociologica sul divismo: L’Italia in trasformazione”. È stato membro del consiglio di amministrazione della Rai nel 2005. E’ stato editorialista del Corriere della sera con la rubrica “Pubblico e privato” in prima pagina ogni lunedì dal 1982 al 2011. Per il Giornale ha curato la rubrica domenicale “L’articolo della domenica“. Alberoni è stato anche rettore dell’Università di Trento dal 1968 al 1970 e della Iulm dal 1997 al 2001. Si è anche candidato alle elezioni europee del 2019 nelle liste di Fratelli d’Italia senza ottenere però l’elezione.