Dalle pagine del Corriere della Sera, J-Ax torna sui temi del battibecco, contestualizzando le logiche che dominano il panorama musicale italiano e parlando anche della sua ritrovata amicizia con Fedez
Nelle scorse settimane è salito alla ribalta per la sua lite social con Paolo Meneguzzi, in cui si è trovato a difendersi dall'”accusa” mossa dal collega secondo cui “Disco paradise“, il tormentone estivo che lo vede protagonista insieme a Fedez ed Annalisa, è una marchetta che contribuisce a rendere deprimente l’estate pop 2023. Adesso, dalle pagine del Corriere della Sera, J-Ax torna sui temi del battibecco, contestualizzando le logiche che dominano il panorama musicale italiano e parlando anche della sua ritrovata amicizia con Fedez. “All’inizio mi ha fatto molto ridere rispondere alla provocazione (di Meneguzzi, ndr) – spiega Alessandro Aleotti, vero nome di J-Ax -, ma è un argomento caldo: negli ultimi anni c’è risentimento verso la musica che va e penso che anche altri siano stanchi di sentirsi dare del fallito quando non azzecchi il pezzo e del marchettaro quando imbrocchi la hit”.
Ho sempre l’impressione che ci siano i vecchi che dicono ai giovani che la loro musica fa schifo, penso anche a Samuele Bersani – prosegue l’artista -. Bersani per me è uno dei più grandi, però partire dal fatto che si è staccato l’autotune a Sfera Ebbasta per dire che fa schifo è un discorso ignorante perché l’autotune nella trap è un effetto che va usato in un certo modo. Tecnicamente, per renderlo bene, bisogna stonare apposta. Sfera è uno dei più bravi a usarlo e Bersani queste cose le dovrebbe sapere”.
Quindi la fatidica domanda: è l’età che insegna a far pace? “È una roba che ti insegna la vita, ci pensi a mente fredda, quando passa del tempo – la risposta di Ax -. Ma con Jad (il compagno degli Articolo 31, ndr) quel che è successo è stato che a un certo punto non ci sopportavamo più, dopo una decina d’anni con gli Articolo31 avevamo passato troppo tempo chiusi insieme in un furgone. Con Fede forse non avevamo abbastanza empatia per vedere due punti di vista diversi, entrambi feriti. Ancora adesso io penso di aver avuto ragione e così lui, ma ci siamo visti con gli occhi dell’altro”.
E alla domanda “Come mai Fedez litiga con così tanti amici?“, è arrivata pronta la replica: “Premesso che non sono sempre d’accordo con le scelte che fa, voglio spezzare una lancia in suo favore: a volte è molto frainteso e provocato. Se fossi io in una situazione in cui tutti cercano engagement provocandoti, passerei il tempo a fare robe tipo quella con Meneguzzi, mentre lui tante cose le lascia passare. Sembra che tutto quel che fa non vada bene, ma il fatto è che in Italia ti perdonano tutto tranne il successo”. E ancora: “Fedez è molto estremo: estremamente cattivo, estremamente buono, affettuoso o scostante. E a me queste robe piacciono. È una persona che vive secondo le sue regole, un po’ un anarchico, ma anche un imprenditore molto intelligente”, ha concluso.