Il Kind Tourism - 2/3
Sono sempre di più i luoghi e gli enti che aderiscono al movimento, che oggi conta solo in Italia oltre 300.000 persone coinvolte e 50 Comuni da nord a sud, oltre a uno Stato Gentile (San Marino) e più di 60 progetti attivi a livello internazionale. Tra questi, l’attenzione è rivolta in particolare al concetto di Kind Tourism, un’idea molto semplice: il turista deve lasciare il luogo che visita un posto migliore di come lo abbia trovato, sia per quanto riguarda la natura sia per le relazioni e il rapporto con la popolazione locale. Parlare e praticare una filosofia vacanziera basata sulla gentilezza è un dovere in un panorama estivo sempre (o quasi) all’insegna dei cafoni.
La parola “cafone” ha un’etimologia particolare, di origine campana. Connotava i braccianti che lavoravano la terra e non potevano permettersi neanche la cintura per sorreggere i pantaloni, che legavano con una fune. Chi li vedeva tornare sporchi e trasandati dalla giornata di lavoro diceva: “guarda chillo ca fune” (guarda quello con la fune). Da qui il termine dispregiativo, sinonimo di zotico, ignorante, privo di grazia. Con quella “fune” molte persone ci legano ancora le braghe estive e la portano in vacanza con sé. Così iniziano a circolare video che documentano, appunto, i cafoni in azione, come quello diventato virale sul calcio volante dato in una delle spiagge della Maddalena, in Sardegna, la mia terra, con cui un gruppo di turisti in gommone è stato allontanato dopo essersi avvicinato troppo a riva con il motore acceso. Parolacce, insulti, arroganza, assenza di rispetto. Non ci facciamo mancare niente. Le spiagge e la natura diventano la pattumiera su cui riversare plastica, mozziconi di sigaretta, cibo avanzato, rabbia e frustrazione.
Eppure c’è un altro modo di viaggiare. Il viaggio è diventato negli ultimi anni una tendenza turistica di primo piano non solo per riposarsi ed esplorare nuovi luoghi, ma anche per conoscere meglio sé stessi ed entrare in contatto con la natura, la cultura e l’ambiente circostante.