Chi vi ha assistito parla di una vera e propria valanga di fango che ha travolto tutto ciò che incontrava sul suo percorso. Il distaccamento di una frana e poi l’esondazione del torrente Frejus hanno devastato il centro di Bardonecchia, in Val di Susa. I soccorsi hanno lavorato e ritrovato 5 dispersi, mentre rimangono circa 120 sfollati, dopo il pesante temporale che ha colpito la zona. Dai video che circolano sui social si vedono le persone mettersi in fuga mentre alle loro spalle arriva l’ondata di detriti che travolge tutto: “Scappate, andate via”, dicono alcuni residenti a chi si trovava nella zona. In altri video e foto si vede invece la piena del rio Merdovine che trascina anche alcune auto. Per l’evento atmosferico, però, non era stata lanciata alcuna allerta meteo. Nell’ultimo bollettino di Arpa, aggiornato nel pomeriggio di lunedì, la Val di Susa è stata inserita in allerta gialla per la possibilità di “locali allagamenti e isolati fenomeni di versante. Oggi possibilità di temporali anche forti in sviluppo a ridosso dei rilievi o in arrivo dalla Francia con successivo transito sulle pianure. Ancora instabilità in serata e nella notte per l’ingresso di aria più fresca in quota. Allerta gialla per rischio idrogeologico su buona parte della regione fino alla notte odierna”.

Le zone più colpite dalla piena sono concentrate in particolar modo lungo via Enaudi. I principali danni si sono visti al commissariato di polizia, non più agibile e con gravi danni al piano terra, oltre alla totale compromissione del parco mezzi che potevano essere utilizzati nelle operazioni di soccorso. Anche l’hotel “La Betulla” ha subito danni, con il piano seminterrato interessato dall’ondata di piena. L’evento ha richiesto un’immediata mobilitazione delle autorità competenti, con le pattuglie dei Carabinieri intervenute prontamente per prestare soccorso alla popolazione.

Il rischio, oltre ai danni dovuti all’alluvione, era inoltre che questa potesse provocare esplosioni dovuti a fughe di gas. Così è stata interrotta l’erogazione, in attesa di individuare e risolvere i danneggiamenti alle condotte. Il Comune segnala la possibilità di disservizi sull’erogazione di acqua, luce e gas: “Le squadre dei soccorsi e dei tecnici – si legge su Facebook – sono al lavoro fin dalla serata di ieri per cercate di ripristinare al più presto la condizione di normalità”. L’Anas ha invece deciso di intervenire sulla strada statale 335 chiudendo temporaneamente il tratto, in entrambe le direzioni, al chilometro 10, dove si sono sedimentati anche fango e detriti. Inoltre, sono proseguite fino alle 2.30 le operazioni di ricerca e soccorso per i veicoli trascinati dalla corrente. Operazioni riprese alle prime ore del mattino.

Come detto, si contano 120 sfollati che sono stati ospitati in alberghi o nel campo della Croce Rossa Italiana allestito all’interno del palazzetto dello sport cittadino. Non si contano al momento vittime, mentre una persona risulta ferita e subito soccorsa dal personale intervenuto. La devastazione all’interno del centro urbano è notevole e sono già iniziate le operazioni di cinturazione, anti-sciacallaggio e presidio dei punti vulnerabili.

Intanto il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore alla Protezione Civile, Marco Gabusi, hanno fatto sapere che non ci sono criticità nella diga di Rochemolles, sopra l’abitato di Bardonecchia: “La situazione è al momento sotto controllo. L’onda anomala di fango e detriti ha coinvolto molte auto, danneggiato strade e ponti, ma non risultano al momento coinvolte persone. Anche le verifiche già effettuate sulla diga di Rochemolles non hanno rilevato criticità”.

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