Sono Antonio Marfella e sono nato a Napoli il 14 agosto del 1957, per cui oggi raggiungo i 66 anni.

Laureato in Medicina il 29 ottobre 1980, sono stato il più giovane Medico di Napoli dal 1980 al 1983. A 23 anni insegnavo Farmacologia presso la Seconda Università di Napoli. Sono stato il più giovane Farmacologo ad indirizzo tossicologico di Italia nel 1984. Sono Specialista anche in Oncologia, Dermatologia e Venereologia, Igiene e Medicina Preventiva. Lavoro presso la SC di Epidemiologia dell’IRCCS Fondaz Sen G Pascale. Ho quindi competenza per studiare sia la Prevenzione che per capire le conseguenze della mancata Prevenzione, con il folle incremento del costo delle cure per il cancro.

Ho infatti ricevuto l’incarico di SS di Farmacoeconomia presso uno dei più prestigiosi IRCCS oncologici di Italia dal luglio del 2001 al dicembre del 2025. In questi ultimi decenni da un lato ho visto perdere decine di migliaia di anni di vita per mancata Prevenzione Primaria nella mia Provincia, specie per il fenomeno della malagestione dei rifiuti speciali denominato inappropriatamente “Terra dei Fuochi”, dall’altro ho visto crescere il costo delle cure per il cancro di circa il 1000% dal 2001 ad oggi, mentre l’incremento della sopravvivenza complessiva non supera il 15% negli ultimi 5 anni (dati AIRC).

Sono consapevole della eccezionale gravità della contaminazione delle mie matrici biologiche per inquinamento ambientale, perché a mie spese nel lontano settembre del 2007 ho eseguito i primi biomonitoraggi tossicologici a me e ai Pastori di Acerra massacrati dai pcb provenienti da Brescia (Caffaro) sversati dai camorristi nelle loro terre. Credo pertanto di essere l’unico Medico di Italia ad avere riconosciuto in ben tre giudizi legali il nesso di causalità tra contaminazione da pcb e diossine e cancro per i pastori di Acerra, il vigile eroe Michele Liguori e tra pcb e melanoma in un marinaio pugliese.

Sono stato Primario ff del Laboatorio di Analisi del mio IRCCS dal 2001 al 2003 ma ho perso il relativo concorso per l’inquadramento definitivo in ruolo come Primario, non per mancanza di titoli come riconosciuto dal Magistrato Federico Bisceglia, che mi volle come suo consulente, ma per mancanza di rapporto fiduciario con la mia Dirigenza istituzionale.

A partire dal 2008 quindi mi sono impegnato in un massacrante lavoro di migliaia di conferenze sempre a titolo gratuito per informare e formare correttamente i milioni di cittadini coinvolti in Italia dal fenomeno Terra dei Fuochi ed ho formato (sulla “munnezza”) tanti eroi e compagni di lotta come Padre Maurizio Patriciello. Per questo motivo sono stato nominato Cavaliere al merito d’Onore della Repubblica Italiana per la lotta alle ecomafie dal Presidente Mattarella nel giugno del 2017.

Nel febbraio del 2018, quale temuta ma attesa conseguenza della grave contaminazione delle mie matrici organiche, mi sono ammalato di cancro. In linea con le indicazioni AGENAS 2022 ho scelto quindi di operarmi non a Napoli ma a Peschiera del Garda (Veneto) il 5 aprile del 2018 e, a conferma della validità delle indicazioni AGENAS 2022, sono ancora vivo e in grado ancora di studiare. Ho commesso l’errore di comunicare in trasparenza sui media la mia scelta di curarmi al nord e sono stato oggetto di un massacro mediatico finalizzato a sporcare la mia figura sia umana che professionale per non renderla credibile, specie nella lotta alle Terre dei Fuochi.

Quale ovvia conseguenza di un così aggressivo e antiscientifico negazionismo istituzionale, non solo Terra dei Fuochi non si è mai spenta ma è oggi arrivata alla sua sesta fase mentre in Regione Campania ancora negano che sia esistita una prima.

Il combinato disposto delle necessità sempre maggiori di cure contro il cancro, a costi sempre più elevati ma senza monitoraggi e controlli adeguati, sta creando oggi la “tempesta perfetta” che sta distruggendo il SSN pubblico anche in Campania.

Il primo compito della Medicina ippocratica non è curare al meglio le malattie, ma innanzitutto evitarle consentendo ad ognuno di noi di potere arrivare al milione di ore di vita (circa 120 anni) che Dio ha stabilito al massimo per ogni essere umano.

Oggi io compio 578.160 ore di vita del mio potenziale milione di ore.

Sono consapevole che l’aspettativa di vita media nella mia Provincia per un maschio oggi non arriva ad 80 anni (non oltre 700mila del potenziale milione di ore) per cui, se tutto andrà bene, per raggiungere l’aspettativa di vita media della mia Provincia mi restano a disposizione circa 122mila ore di vita.

Non è poco ma non è nemmeno tanto. Sino ad oggi, nonostante il mio impegno massacrante, non sono riuscito ancora a ridurre né ad aumentare gli anni di vita perduti dal mio popolo per mancata Prevenzione Primaria, specie per inquinamento ambientale.

A partire dal 2014 scrivo regolarmente come blogger su Il Fatto Quotidiano e con ormai diverse centinaia di post ho descritto con dati precisi, utilizzati con successo per numerose interrogazioni parlamentari ed inchieste della Magistratura inquirente, il fenomeno Terra dei Fuochi, non come semplice cittadino ammalato ma come competente tecnico unico iscritto all’Ordine dei Medici di Napoli Specialista contemporaneamente in Igiene e Medicina Preventiva, Oncologia e Farmacologia ad indirizzo tossicologico.

Ho già raccolto nel mio primo libro “I Miei cento passi nelle Terre dei Fuochi”, Guida editore 2020, le prime due fasi del fenomeno “Terre dei Fuochi“ in Italia e sto raccogliendo i post dal 2020 ad oggi per descrivere le successive fasi oggi arrivate a sei di questo mortale fenomeno, negato oltre ogni limite di ragione, che ha contribuito alla perdita di decine di migliaia di anni di vita non solo nella mia Regione.

In queste (spero) circa centomila ore che mi restano rinnovo oggi il giuramento di non mollare di un solo passo la tutela della salute pubblica.

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