“Conto di tornare qui il prossimo anno con una nuova legge che equipari le vittime del Ponte Morandi e degli altri episodi di incuria alle vittime del terrorismo, con tutto quello che ne consegue, anche retroattivamente”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, intervenendo durante la commemorazione per le vittime del crollo del Ponte Morandi a Genova, sottolineando di non riferirsi alle vittime di “alluvioni o frane, che sono calamità naturali”, ma “alle vittime di qualcuno che non ha fatto il suo lavoro”. “Si parla tanto, in questi giorni, di extraprofitti delle banche: mi sono letto diversi atti di quel processo, ci sono stati miliardi di euro di profitti, una parte dei quali avrebbe dovuto essere reinvestita in manutenzione, che evidentemente non è stata reinvestita in manutenzione”, ha concluso il ministro.

Una richiesta, quella di equiparare i morti causati dall’incuria a quelli del terrorismo, già avanzata anni fa dagli stessi familiari delle vittime.

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