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Migranti, i dati del Viminale: nel 2023 più che raddoppiati gli arrivi: +115,2%. Quintuplicati gli sbarchi dalla Tunisia

Da 41.435 nei primi sette mesi del 2022 a 89.158 nello stesso periodo di quest’anno: questi i numeri dei migranti sbarcati in Italia da gennaio a fine luglio, con una variazione percentuale del 115,18%. Mentre il conteggio complessivo ha superato i centomila sbarchi proprio alla vigilia di Ferragosto, è lo stesso Viminale guidato da Matteo Piantedosi a fare il punto sui numeri ufficiali nel tradizionale dossier sui primi sette mesi dell’anno in corso. Lo stesso ministro, in una intervista al Messaggero, nonostante i numeri in netto aumento ha provato a vedere il bicchiere mezzo pieno. Ad iniziare dal decreto Cutro che, per il ministro, sta funzionando. “Ci ha consentito una gestione più ordinata del fenomeno”, dice. Gli effetti “ci incoraggiano a continuare su questa linea”. Quanto al record di sbarchi “è il frutto di una pressione migratoria epocale”, spiega. Il ministro rivendica anche i salvataggi multipli operati dalle navi delle organizzazioni no profit che lo stesso decreto intendeva bloccare e sanzionare, perché, sostiene, “adesso anche le Ong agiscono sotto le direttive della Guardia Costiera italiana”.

Nello specifico, tuttavia, i numeri parlano di un boom che nulla ha di “ordinato”: sul totale delle persone arrivate, 10.285 sono minori non accompagnati. 64.764 sono i migranti che sono stati soccorsi a seguito di eventi Sar, 3.777 sono quelli soccorsi dalle ong (lo scorso anno i salvataggi erano stati 6.224) mentre sono 24.394 (+27,36%) quelli arrivati con gli sbarchi autonomi. 54.693 le persone che sono arrivate in Italia dalla Tunisia, un numero quintuplicato rispetto agli 11.110 nello stesso periodo dello scorso anno, come sottolineato anche da Piantedosi. Cresce però anche il numero di persone in arrivo dalla Libia che passa da 22.787 nei primi sette mesi del 2022 a 30.075 quest’anno (+28%). Al terzo posto la rotta dalla Turchia con 4.003 sbarchi, a fronte di 6.468 nel 2022.

Nel frattempo, nell’ambito dell’ampliamento del sistema nazionale di accoglienza dopo la dichiarazione dello Stato di emergenza sono aumentati del 12,68% i posti disponibili, passati da 79.153 (10 aprile) a 89.193: in particolare i posti nei centri governativi di accoglienza sono cresciuti del 21,88%, i Cas adulti dell’11,61%, i centri per minori stranieri non accompagnati +72,42%. Sono 1.993 i nuovi posti attivati o in corso di attivazione presso hotspot o nell’ambito di strutture temporanee di accoglienza. Quanto alla protezione internazionale, sono aumentate le richieste di asilo che fanno registrate un +70,59% passando da 42.475 a 72.460.